Omicidio Mauro De Mauro, assolto Totò Riina
Il capo mafioso dei Corleonesi Totò Riina, non è il mandante né l'organizzatore del sequestro e dell'omicidio di Mauro De Mauro, il giornalista de "L'Ora" di Palermo scomparso il 16 settembre del '70 e da allora mai più ritrovato. Oggi la Corte d'assise d'Appello di Palermo dopo quasi 4 ore di camera di Consiglio ha confermato l'assoluzione per il boss sancita in primo grado. Il pg Luigi Patronaggio aveva chiesto l'ergastolo per il boss mafioso. L'inchiesta da cui è scaturito il processo, nata con le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Francesco Di Carlo, ex boss di Altofonte era partita nel 2006, dopo una serie di indagini finite in un nulla di fatto. Secondo il pentito l'ordine di eliminare il cronista sarebbe partito dal triumvirato che all'epoca reggeva Cosa nostra, costituito da Gaetano Badalamenti, Stefano Bontade e, appunto Totò u curtu, unico imputato in vita. Perché rapire De Mauro? Per far sparire un "giornalista scomodo e coraggioso". La vicenda di Mauro De Mauro è una storia intricata che va dal caso di Enrico Mattei, il numero uno di Eni misteriosamente morto durante un incidente aereo al tentato golpe di Junio Valerio Borghese del 1970. Servizi segreti e carabinieri avrebbero, ciascuno per conto proprio, tentato di bloccare le indagini oppure di suggerire fumose piste alternative.