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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Processo Garlasco: la sentenza della Cassazione slitta al 17 aprile

I giudici della Corte di Cassazione rimandano la decisione in merito alla posizione di Alberto Stasi, unico indagato per l’omicidio di Chiara Poggi. Nel 2011 la Corte d’assise d’appello ha assolto il 30enne.
A cura di Susanna Picone
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 I giudici della Corte di Cassazione rimandano la decisione in merito alla posizione di Alberto Stasi, unico indagato per l’omicidio di Chiara Poggi. Nel 2011 la Corte d’assise d’appello ha assolto il 30enne.
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Non decideranno oggi i giudici della Corte di Cassazione in merito all’omicidio di Chiara Poggi, la giovane uccisa nell’agosto del 2007 a Garlasco. Il verdetto slitta al prossimo 17 aprile: la decisione è stata presa dal presidente della I Sezione penale Paolo Bardovagni prima di dare la parola al relatore Angela Tardio. Stamane, a sorpresa, era arrivato anche Alberto Stasi nell’aula dove i giudici sono chiamati a decidere se assolverlo per la terza volta o riaprire il caso. Stasi, all’epoca dei fatti fidanzato di Chiara, è stato dichiarato non colpevole dalla Corte d’assise d’appello di Milano il 6 dicembre del 2011. "Spero che i giudici capiscano che Chiara ha bisogno di verità", ha detto la mamma della ragazza a Tgcom24. I genitori della giovane di Garlasco sperano, infatti, che il procedimento possa essere riaperto in modo tale da trovare chi ha ucciso la figlia. Tramite il loro legale Giuseppe e Rita Poggi hanno nuovamente chiesto un esame che non è mai stato effettuato: quello del capello trovato nel palmo della mano sinistra della giovane. Stessa istanza riguarda i frammenti più piccoli delle unghie della giovane vittima.

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