Processo Escort, D’Addario: ”Notte di sesso con Berlusconi nel lettone di Putin”
“Per la prima cena a palazzo Grazioli nella stanza dove abbiamo cenato c'erano quasi tutte ragazze, pochi uomini, il presidente Berlusconi, Giampaolo Tarantini e il musicista. Le ragazze erano tutte svestite, alcune senza slip. Forse l'unica vestita ero io”. Oggi è stato il giorno di Patrizia D'Addario al processo in corso a Bari sul caso escort, in cui Giampaolo Tarantini figura come principale imputato insieme a Claudio Tarantini, Sabina Began, Massimiliano Verdoscia, Pierluigi Faraone, L.F. e Francesca Lana. A loro si contesta, a vario titolo, l’associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento, favoreggiamento e induzione della prostituzione.
La D'Addario è apparsa battagliera già prima di entrare in aula. "Questo è il mio giorno, il giorno della verità. Ho tante cose da dire, anche mai dette". Ma poi da quella stessa aula è uscita in lacrime. "Giampaolo Tarantini mi ha dimezzato il cachet per la serata a Roma, prima di andare a palazzo Grazioli, da 2.000 a 1.000 euro perché mi ero rifiutata di andare a letto con lo stesso Tarantini. È accaduto nell'hotel De Russie. Poi, se mi fossi comportata bene mi avrebbe dato il resto", ha detto la donna, riferendosi a una serata di ottobre 2008. "Tarantini mi ha indicato anche come mi dovevo vestire per la serata prima di partire da Bari – ha aggiunto – ma io non ho obbedito: invece di tubino nero scollato, ho messo un tailleur. All'inizio non ci credevo che saremmo andati a palazzo Grazioli. In auto la sera eravamo tre ragazze e Tarantini".
Prima della cena arrivarono le ‘istruzioni' di Tarantini. "Mi disse che Berlusconi era molto generoso, che non bisognava chiedergli niente e che era lui a regalare buste contenenti dai 5 ai 10 mila euro". Quindi la serata con tutte le ragazze nude “tranne lei”. Berlusconi fu "molto gentile e galante" e mostrò di sapere subito qualcosa della sua vita. Sapeva che "avevo sofferto molto per gli uomini nella mia vita" ma, disse, "gli uomini non sono tutti così. Mi strinse forte, mi accarezzò la mano". Poi "mi portò insieme ad altre tre ragazze, Clarissa, Licia e un'altra di cui non ricordo il nome, a vedere le altre stanze dell'edificio. In una di queste ci siamo sdraiati tutti sul letto. Il presidente mi accarezzò la mano e mi strinse per un braccio. Con l'altro braccio stringeva Licia. Poi mi sentii toccata in un posto del corpo dove non volevo. Allora mi sono alzata e sono scappata in bagno perché io di orge non ne ho mai fatte in vita mia".
Due settimane dopo la prima serata, nel novembre 2008, la D'Addario tornò a palazzo Grazioli per una serata con l'allora premier, insieme ad altre due ragazze Lucia Rossini e Barbara Montereale. "Abbiamo avuto rapporti tutta la notte nel letto a baldacchino che gli era stato regalato da Putin con le tende bianche intorno e io ho registrato quello che succedeva. Era la notte dell'elezione di Barack Obama". Un Berlusconi anche romantico: "Mi ha recitato poesie tutta la notte", ha aggiunto la D’Addario.