Processo Ciro Grillo, in Tribunale a sorpresa la presunta vittima dello stupro: “Devo farmi forza”
Si è riaperto oggi, venerdì 22 settembre, a Tempio Pausania il processo che vede coinvolti Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. I quattro sono accusati di violenza sessuale di gruppo. Quella di oggi è la dodicesima dall’inizio del dibattimento, avvenuta a porte chiuse.
Sul banco dei testimoni ascoltati oggi c'è anche l'amica della ragazza che i quattro avrebbero violentato, considerata testimone chiave nel procedimento. La ragazza ha cominciato la sua deposizione al pubblico ministero, poi sarà sentita dal pool di avvocati della difesa: Alessandro Vaccaro, Gennaro Velle, Andrea Vernazza, Enrico Grillo, Ernesto Monteverde, Mariano Mameli e Antonella Cuccureddu. L’audizione proseguirà nella mattinata di sabato 23 settembre, a partire dalle 10.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, in aula si sarebbe presentata a sorpresa anche la vittima dello stupro, accanto ai suoi avvocati, Giulia Bongiorno e Dario Romano. "Ora devo farmi davvero forza", avrebbe detto la ragazza a uno dei suoi due legali, prima di entrare in Tribunale. La ragazza non ha tuttavia partecipato all'udienza dell'amica perché gli avvocati dei quattro imputati si sono opposti.
Il racconto dell'amica della vittima
Il 27 agosto 2019 i carabinieri della Compagnia Duomo di Milano avevano raccolto la testimonianza dell'amica della presunta vittima. "Quando mi sono svegliata ero sola, sul divano in sala. Saranno state le 12,30- 13. Mi sono alzata e sono andata a cercare la mia amica. L’ho trovata nella prima stanza a destra, nel letto, nuda, ed era sola. L’ho svegliata, l’ho vista molto confusa e sconvolta, aveva tutto il trucco colato, si guardava attorno, credo che non riuscisse a capire dove si trovasse", avrebbe detto la ragazza.
"Mi è capitato di vederla ubriaca in altre occasioni, ma mai in quello stato, quindi in quel caso non mi è sembrato che fosse per gli effetti dell’alcol. Le chiedevo che cosa fosse successo, soprattutto avendola vista nuda nel letto, lei inizialmente non mi rispondeva. Poi glielo chiedevo di nuovo e alla fine mi rispondeva: mi hanno violentata. ‘Chi?', ho chiesto. E lei: ‘Tutti'. Le chiedevo cosa voleva che facessi. E lei: andiamo via di qui", avrebbe aggiunto l'amica.
Durante la notte passata a casa Grillo, la ragazza avrebbe ricordato di essersi svegliata tre volte. "In una occasione ho sentito Ciro che urlava con qualcuno, era molto irritato perché avrebbe voluto un rapporto con la mia amica e invece stava succedendo a Corsiglia. L’altra persona cercava di calmarlo: ‘Tanto è brutta, ne trovi un’altra domani'. Una seconda volta, mentre dormivo, si è avvicinato Ciro e mi ha chiesto se ero sicura di voler dormire sul divano o se volessi andare con lui. Ho risposto che stavo benissimo e che volevo solo dormire, e si è allontanato senza insistere".
Al terzo risveglio, la ragazza avrebbe raccontato agli investigatori di non ricordare se era già sveglia o se l'avesse svegliata l'amica. "Ero sdraiata sul divano, lei era accanto a me, in accappatoio e stava piangendo. Le ho chiesto cos’era successo ma lei piangeva singhiozzando e non mi ha risposto. Continuava a piangere ma mi ha detto: ‘Non preoccuparti, va tutto bene, sto bene'. Le ho chiesto più volte cosa fosse successo ma lei diceva che andava tutto bene. Poi si è allontanata, e credo di essermi riaddormentata subito. Saranno state le 8.30. Non ricordo di essermi più svegliata fino alla tarda mattinata, intorno alle 12.30-13″.
La presunta violenza del 2019 a Porto Cervo
La notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 la testimone ha raccontato di essere stata invitata insieme all’amica italo-norvegese, all’epoca dei fatti 18enne, nella villetta a schiera di proprietà della famiglia Grillo a Porto Cervo. Stando a quanto hanno raccontato le due ragazze, dopo una serata trascorsa al Billionaire, nella quale avevano conosciuto il gruppo di amici, le due avrebbero accettato i passare la restante parte della notte nella casa dei Grillo e qui si sarebbe consumata la violenza sessuale di gruppo.
La presunta vittima sarebbe stata anche ripresa con un cellulare mentre dormiva su un divano con intorno Ciro Grillo, Vittorio Lauria ed Edoardo Capittain atteggiamenti offensivi e dal chiaro riferimento sessuale. I filmati che riprendono la scena, oltre ai circa 40 terabyte di documentazione fotografica, video e conversazioni frutto dello scambio di messaggistica tra gli imputati e le due amiche, estrapolati da cinque telefoni cellulari, sono stati tutti inseriti all’interno del fascicolo processuale.