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Processo Ciro Grillo

Processo Ciro Grillo, in aula parla la mamma della vittima: “Da quel giorno è un corpo che cammina”

È stata sentita oggi presso il tribunale di Tempio Pausania la madre della 19enne italo-norvegese che ha accusato di stupro Ciro Grillo, figlio di Beppe, e tre dei suoi amici: “Testimonianza autentica, mai un’incertezza, colma di sofferenza”.
A cura di Ida Artiaco
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Ciro Grillo (foto Instagram)
Ciro Grillo (foto Instagram)
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"Mia figlia era una persona diversa, da quel momento ha iniziato un periodo tragico in cui era solo un corpo che camminava". Sono queste le parole pronunciate al tribunale di Tempio Pausania, in Sardegna, dalla madre della ragazza che ha accusato di stupro Ciro Grillo, figlio di Beppe, e altri tre suoi amici genovesi, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria e Edoardo Capitta.

La donna ha testimoniato nel corso della sesta udienza del processo, considerata fondamentale, che vede imputati i quattro ragazzi per i reati di violenza sessuale e violenza sessuale di gruppo nei confronti della giovane italo norvegese, che all'epoca dei fatti aveva 19 anni, e di una sua amica.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura, i fatti si sarebbero verificati nella notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 all'interno della villetta a schiera di proprietà della famiglia Grillo a Porto Cervo, in Costa Smeralda.

Ciro Grillo
Ciro Grillo

Nessuno dei quattro imputati era presente in tribunale. In particolare, la mamma della 19enne avrebbe denunciato il forte stato di stress psicologico al quale sarebbe stata sottoposta la figlia negli ultimi mesi. "Non riesce più a stare con la luce spenta in camera", ha spiegato aggiungendo che, inoltre, dopo i fatti si sarebbero acuiti i disturbi alimentari della giovane.

L'avvocato Dario Romano, che tutela la ragazza italo norvegese, ha detto che quella della madre è "stata una testimonianza autentica, mai un'incertezza, colma di sofferenza. Riteniamo che possa essere di grande rilevanza nella ricostruzione del caso". Un altro legale ha riferito che "la mamma ha fatto la mamma". La deposizione della donna era molto attesa: fu lei infatti, alcuni giorni dopo la presunta violenza, ad accompagnare la figlia nella clinica Mangiagalli a Milano per una visita. E proprio ai carabinieri del capoluogo lombardo la mamma della ragazza disse di aver notato dei profondi cambiamenti nella figlia.

Insieme ai genitori della ragazza avrebbero dovuto essere ascoltati oggi anche due amici della italo norvegese, ai quali avrebbe confidato di quella notte nella casa della famiglia Grillo. Testimonianze importanti anche per capire quale era lo stato d'animo della ragazza al rientro dalla sua vacanza in Sardegna. Ma il tribunale ha deciso di rinviare le audizioni alla prossima udienza fissata per l’8 marzo 2023.

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