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Primo giorno di zona bianca, in Sardegna: “La gente è felice, sembra Natale”

Sardegna zona bianca. La prima giornata di (semi) libertà si è conclusa all’insegna della prudenza. Bar aperti fino alle 21, ristoranti fino alle 23, scuole con il 75% degli studenti in presenza e coprifuoco dalle 23:30: a una riapertura “graduale e controllata”, la popolazione ha risposto con altrettanta sobrietà. La movida c’è, ma con moderazione.
A cura di Lisa Ferreli
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 La prima giornata di zona bianca "controllata" in Sardegna è trascorsa, ma con prudenza. Tavolini pieni (quasi tutti), mascherine presenti, distanziamento e nessuna calca: le vie del centro sono trafficate, ma con moderazione, fino a tarda sera. Le regole sono chiare: per una zona bianca completa, è necessario che i dati epidemiologici continuino a non destare allarme per il resto di questa prima settimana di (semi) libertà in Sardegna. Da ieri però, nell'Isola i bar chiudono alle 21, i ristoranti alle 23, il coprifuoco inizia alle 23:30 mentre nelle scuole il 75% degli studenti frequenta in presenza. La sensazione generale è sì quella di una ritrovata normalità, ma la preoccupazione resta: per le strade, i passanti si dividono tra chi gioisce – con moderazione – di un aperitivo che può nuovamente permettersi di iniziare alle 18, e chi, invece, preferisce ignorare il richiamo della movida fino alla settimana prossima. Anche tra i ristoratori regna la calma. Secondo Coldiretti sono ben 12mila i locali che nell'Isola da ieri hanno aperto anche alla cena: "non c'è stato un boom di prenotazioni per cena, ma ce lo aspettavamo" dichiara Emanuele Frongia, ristoratore cagliaritano nonché presidente della Fipe-Confcommercio sud Sardegna. "Ci sarà sicuramente più movida nel fine settimana, non crediamo ci sarà in questi giorni un pieno ritorno alla normalità: questa zona bianca è frutto di tanto lavoro, professionalità e responsabilità, ma siamo tutti consapevoli del fatto che non dobbiamo fermarci".

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"Abbiamo adottato un’ordinanza specifica che prevede l’impiego di personale regionale per effettuare test antigenici o tamponi alle persone in arrivo nei prossimi giorni sia nei porti che in aeroporti" ha dichiarato Christian Solinas, presidente della Regione Sardegna, ospite su Radio24, precisando che: "le persone e i turisti sono i benvenuti, chiediamo solo nel loro interesse di arrivare con un test già eseguito o qualora non lo avessero, di dedicarci qualche minuto all’arrivo per eseguirlo”. Parallelamente alla graduale apertura dei locali, il governatore ha assicurato anche un'intensificazione dei controlli anche in aeroporto. Nell'Isola, quindi, si entra solo se negativi. La speranza è che la conferma, anche nei prossimi giorni, dei dati epidemiologici permetta sia una riapertura – graduale ma – totale, sia il mantenimento di una situazione in cui il virus, per la prima volta, sembra non essere più il protagonista.

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