Previsioni meteo 30 luglio, con anticiclone africano caldo record e afa: ma non mancano i temporali
In Italia è in arrivo la più forte ondata di caldo dell'estate 2021. Secondo le ultime previsioni meteo, domani, venerdì 30 luglio, l'intera Penisola sarà caratterizzata da afa e temperature roventi, che al Sud in particolare potrebbero toccare i 40 grandi centigradi, in seguito al ritorno dell'anticiclone africano. Più fresco al Nord. Questa situazione di stabilità resterà per tutto il prossimo weekend, anche se sui rilievi alpini e prealpini potrebbero esserci temporali anche di forte intensità a partire già dal tardo pomeriggio. Ma vediamo nel dettaglio ciò che succederà.
Previsioni meteo domani, afa e caldo ovunque ma rischio pioggia al Nord
L'anticiclone africano continua a portare afa e caldo record sull'Italia. Al Centro-Sud e nelle Isole le temperature massime toccheranno diffusamente i 34-35 gradi ma con punte anche di 40 gradi e oltre, ma anche al Nord, sebbene con valori più contenuti, tornerà a farsi sentire un caldo afoso piuttosto fastidioso. Tuttavia, il passaggio di un flusso più fresco atlantico farà tornare il rischio di temporali sulle regioni alpine e prealpine in seguito alla formazione di focolai nel corso del pomeriggio, quando inoltre, a causa della forte calura e degli elevati tassi di umidità, alcuni temporali potrebbero spingersi anche verso le pianure adiacenti in particolare su quelle piemontesi e più settentrionali lombarde.
Cosa succede nel weekend
Il caldo la farà da padrone anche nel weekend: il picco si raggiungerà su alcune zone del Sud, specialmente sulla Sicilia, dove la colonnina di mercurio salirà ben oltre la soglia dei 40°C, arrivando a toccare picchi fino a 44/45°C nelle zone interne. Ma i termometri saliranno parecchio anche al Centro, pur senza tuttavia raggiungere valori così elevati. Le aree più calde saranno quelle interne della Toscana, dell’Umbria e del Lazio. Ma da sabato la situazione al Nord potrebbe cambiare: tra il pomeriggio e la serata un fronte temporalesco, in arrivo dalla Francia, riuscirà a sfondare dall'arco alpino centro-occidentale, portando nubifragi di forte intensità che potrebbero verificarsi, oltre che su Alpi e Prealpi, fin sulle pianure di Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.