Previsioni meteo 14 aprile: temperature in picchiata per l’arrivo di una perturbazione artica
Se in questi giorni di bel tempo avete riposto i maglioni nell'armadio, credendo di tirarli fuori solo il prossimo autunno, probabilmente avete commesso un'ingenuità: a partire da questa sera infatti ci sarà un aumento della nuvolosità, con le prime locali precipitazioni a partire dalla Sardegna. L’alta pressione si sta infatti indebolendo a causa dell’avvicinamento di due perturbazioni: la prima, proveniente dalla Spagna, riguarderà le regioni del centro sud entro martedì. L’altra, di origine artica, è diretta verso l’Europa orientale e il Mar Nero, sfiorerà appena il nostro Paese tra martedì pomeriggio e le prime ore di mercoledì. La massa d’aria fredda che seguirà quest’ultimo fronte si riverserà sul Mediterraneo centrale con venti intensi di Bora e Grecale: ne conseguirà un abbassamento significativo delle temperature soprattutto mercoledì al Nord e sulle regioni adriatiche. Niente paura, comunque, perché a partire da giovedì torneranno l’alta pressione e il clima pienamente primaverile.
Previsioni meteo per martedì 14 aprile
Domani, martedì 14 aprile, nelle regioni settentrionali tempo in prevalenza soleggiato, salvo una residua nuvolosità su estremo Nord-Est e in Emilia Romagna, dove non si esclude qualche locale piovasco. Nuvolosità variabile sulle altre regioni, ma in diradamento dal pomeriggio a partire dalla Toscana. Rischio diffuso di locali piogge al Centrosud, in forma più isolata anche sulla Sardegna. Le temperature massime scenderanno sensibilmente al Nord e sul versante adriatico, mentre aumenteranno all’estremo Sud e nelle Isole, dove si potranno toccare i 25 gradi.
Previsioni meteo per mercoledì
Tra due giorni il crollo termico sarà ancor più evidente: una massa di aria fredda di origine artica raggiungerà l’Italia nel corso della notte attraverso venti intensi di Bora e di Grecale al Centro-Sud, da est in Pianura Padana: attese raffiche di vento fino a 60-70 km/h ed un generale calo delle temperature, particolarmente importante soprattutto al Nord e nelle regioni adriatiche, anche di una decina di gradi rispetto i valori registrati a Pasqua.