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Prete strangolato a Trieste: Cassazione conferma condanna, arrestato don Paolo Piccoli

Don Piccoli è stato riconosciuto colpevole dell’omicidio di un anziano sacerdote, monsignor Giuseppe Rocco, ex parroco di 92 anni trovato senza vita nella sua stanza della Casa del Clero di Trieste il 25 aprile 2014.
A cura di Davide Falcioni
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Il quinto comandamento impone di "non uccidere", ma a violarlo è stato persino un prete. A stabilirlo, due giorni fa, una sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato la condanna a 21 anni e sei mesi di reclusione per don Paolo Piccoli, arrestato a Roma dopo la sentenza. L'uomo è stato riconosciuto colpevole dell'omicidio di un anziano sacerdote, monsignor Giuseppe Rocco, ex parroco di 92 anni trovato senza vita nella sua stanza della Casa del Clero di Trieste il 25 aprile 2014. Secondo l'accusa, il religioso venne strangolato dal confratello che era stato sorpreso mentre gli rubava alcune statuette. Don Piccoli, ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, è ora piantonato in ospedale.

Inizialmente, dopo il ritrovamento del corpo senza vita del monsignore, si pensò a un decesso naturale, data anche l’età avanzata dell'uomo.
L’accusa di omicidio però arrivò alcune settimane dopo, a seguito dell’autopsia. A fare il ritrovamento, l’assistente di don Rocco, Eleonora Laura Di Bitonto che tentò di rianimare l’anziano, come registrato anche dalla telefonata fatta al 118. Sempre la perpetua, sia prima che durante le fasi del processo, fu l’unica grande accusatrice di don Piccoli, sola destinataria, tra l’altro, della cospicua eredità di don Rocco, (consistente anche in alcune unità immobiliari) che – stando a quanto riferito dalla donna – avrebbe poi diviso con i nipoti del monsignore.

A don Paolo Piccoli venne contestato di aver assassinato don Rocco per impossessarsi di alcuni monili che il sacerdote aveva nella stanza e soprattutto della collanina che l’anziano prelato indossava sempre; una tesi ripetutamente negata dalla difesa durante tutte le fasi di dibattimento. La collanina – come accertato di nessun valore commerciale – di fatto non è mai stata trovata, malgrado le svariate perquisizioni nella stanza dell’imputato, “se non al collo della perpetua”, come ribadito più volte dalla difesa. Per i giudici comunque non ci sono ormai più dubbi: a uccidere monsignor Giuseppe Rocco fu un altro religioso, don Paolo Piccoli.

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