Prete chiede di pregare per Cuffaro e scatena l’ira dei fedeli. Poi smentisce
Avrebbe chiesto, durante l’omelia della messa, di pregare per Salvatore Cuffaro, l’ex presidente della Regione Sicilia in carcere per una condanna a 7 anni per aver favorito la mafia. Una richiesta giunta da parte di don Antonino Scibilia, parroco di Rometta, un Comune della provincia di Messina. Don Scibilia avrebbe invitato, appunto, i parrocchiani presenti in chiesa a pregare per Cuffaro scatenando di conseguenza la rabbia di molti. In tanti, infatti, hanno chiesto al prete di togliere la foto dell’ex governatore che si trova all’ingresso dell’oratorio. A quanto pare don Nino Scibilia sarebbe grato al politico perché da governatore concesse alla sua chiesa un finanziamento regionale di 900mila euro. In seguito all’indignazione dei fedeli messinesi però il parroco ha smentito di aver pronunciato quelle parole durante l’omelia di domenica scorsa.
Solo una preghiera, dieci anni fa, per la figlia malata del governatore – Il prete di Rometta ha detto di aver chiesto una preghiera per la famiglia di Cuffaro solo dieci anni fa, al termine di una celebrazione eucaristica. Era una preghiera per la figlia dell’ex governatore che stava male. “Smentisco che ci sia una divisione dei fedeli della parrocchia – ha fatto sapere don Scibilia – in seguito a un mio invito a rivolgere una preghiera anche al nostro ex presidente della Regione Totò Cuffaro”. Ha parlato di un parroco visibilmente rammaricato della notizia di un suo presunto invito a pregare per Cuffaro anche il sindaco di Rometta, Roberto Abbadessa. Il primo cittadino del Comune siciliano ha confermato, tra l’altro, che non vi sarebbe stata alcuna richiesta da parte del prete.