Prete lascia un “buco” da 200mila euro in parrocchia e va in cura per ludopatia
Don Flavio Gobbo, parroco di Spinea, in provincia di Venezia, che aveva ottenuto dal Vescovo della sua diocesi (Treviso) un periodo di sospensione dal ministero per aver causato un presunto buco di 200 mila euro nel bilancio della Parrocchia, ha deciso di sottoporsi "ad un programma terapeutico riabilitativo in un centro specializzato per curare una forma patologica di disturbo da gioco d'azzardo". A renderlo noto è stata la stessa Diocesi di Treviso – che comprende appunto anche Spinea – spiegando che il sacerdote "è sempre rimasto in contatto con i suoi superiori e con i suoi confratelli, che non lo hanno mai abbandonato, offrendogli l'aiuto e il sostegno necessario".
La ludopatia, spiega la Diocesi, è una patologia "molto più diffusa di quanto si possa pensare o si voglia riconoscere. Una volta riconosciuta, necessita di un aiuto specialistico e di un contesto umano e comunitario di supporto. Infatti, è tipico di questi disturbi negare o minimizzare il problema e illudersi di uscirne da soli. In questo lungo e faticoso percorso – conclude la nota vescovile – don Flavio è stato sostenuto principalmente dalla preghiera ma anche dalla volontà di tornare presto a svolgere il suo ministero nel quale non ha mai smesso di riconoscersi". Del denaro misteriosamente sparito nella parrocchia di Don Flavio si occupò anche Pomeriggio 5 sulle reti Mediaset: nella vicenda spicca il ruolo della perpetua, anche lei appassionata di gioco d'azzardo.