Prete fa inversione su strada statale e muore contro autoarticolato

È stata ancora una volta un'inversione di marcia su una strada a scorrimento veloce a causare la tragedia. La vittima è un sacerdote, E. L., settantaduenne di Casalbordini, in provincia di Chieti. L'uomo procedeva alle 8 del mattino di venerdì 5 febbraio a bordo della sua Fiat Punto lungo la Ss 16 nei pressi di Villa Musone di Loreto. Il sacerdote stava rientrando a casa dopo un breve soggiorno quando, poco dopo aver imboccato la statale, ha eseguito un'inversione di marcia. L'auto è finita contro un tir carico di letame, il cui conducente – un camionista abruzzese di 34 anni – è rimasto illeso. I soccorsi si sono rivelato inutile, non potendosi che constatare il decesso dell'uomo. Il corpo è stato riconosciuto dal fratello della vittima.
Quello sulla Ss 16 è l'ennesimo incidente causato da veicoli contromano su strade a scorrimento veloce. Il caso più recente è quello legato all'Audi RS4 gialla a Mestre, alla cui guida vi erano malviventi in fuga dalla polizia che, nella loro folle corsa, hanno causato la morte di una donna (ora sarebbero a bordo di una Bmw nera). Tutt'altra dinamica e meno recente – ma ancora impressa nella memoria per il video girato dalle telecamere di servizio – è il caso della coppia che alle 4.30 del mattino procede contromano sulla tangenziale di Napoli. In quell'occasione il conducente era un ragazzo risultato positivo all'alcol test. Morirono la compagna Livia Barbato e Aniello Miranda, il conducente dell'altra vettura che si stava recando al lavoro.