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Prendono a bastonate un cigno: ora lotta per sopravvivere al Bioparco di Roma

È in gravi condizioni un giovane cigno che sabato scorso è stato preso a bastonate forse da qualche ragazzino sul lago di Bracciano: difficoltoso l’intervento di soccorso, ma ora l’animale è stato portato al Bioparco e preso in cura dal direttore Federico Coccia.
A cura di S. P.
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Sabato scorso qualcuno, probabilmente un giovane turista, ha aggredito con una raffica di pugni sulla testa un cigno maschio che si trovava su una spiaggia del lago di Bracciano, all’altezza del camping Parco del Lago, in un luogo dove da anni una famiglia di cigni reali nidificano. Un cigno che poi è stato aggredito una seconda volta e che ora è in fin di vita al Bioparco di Roma. Secondo quanto è stato ricostruito, qualcuno sabato ha aggredito l’animale con un'improvvisa raffica di pugni sulla testa e il cigno, difendendo il suo nido, avrebbe tentato di opporsi all’intruso probabilmente tentando di beccarlo. Un ospite del campeggio e la sua compagna in due occasioni sarebbero intervenuti per allontanare il ragazzo dal cigno per poi rivolgersi alla direzione del camping. In seguito, durante la serata, il cigno è stato aggredito una seconda volta, forse con un bastone. Secondo quanto raccontano i titolari del camping, la mattina di domenica l’animale era agonizzante in spiaggia, incapace di muovere collo e cranio. A quel punto il responsabile della struttura ha iniziato a contattare diversi enti per tentare di soccorrere il cigno ferito, ma ha incontrato non poche difficoltà.

Nessuno è intervenuto per salvare il cigno – Secondo quanto ha raccontato Alessio Rosi – ricostruisce il quotidiano Repubblica – nessuno si prendeva la responsabilità di intervenire. L’Ente Parco era chiuso perché era domenica, l’ufficio del Guardiaparco non poteva intervenire per mancanza di mezzi. Poi il responsabile dell'ufficio veterinario della ASL di competenza avrebbe rifiutato l'intervento perché non si trattava di animale domestico mentre la Guardia Forestale e anche quella Provinciale avrebbero rimandato la richiesta di aiuto all'Ente parco. Neppure la Lipu poteva intervenire e paradossalmente, trattandosi di un animale selvatico, i proprietari del campeggio non avrebbero nemmeno potuto spostarlo dal lembo di spiaggia in cui giaceva. Così lo hanno sorvegliato durante la notte e in mattinata, dopo altre richieste d'aiuto inevase, hanno deciso di trasportare il cigno presso il Bioparco a Roma. Lì l'animale ferito è ora ricoverato: è stato subito preso in cura dal direttore Federico Coccia che sta tentando di salvargli la vita.

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