Precipitati per 300 metri: come sono morti Roberto e Fabrizia sulle montagne nel Cuneese
Sarebbero precipitati per circa 300 metri i due coniugi trovati morte sulle montagne di Vinadio, nel Cuneese. I corpi di Roberto Meo Colombo e Fabrizia De Lio, rispettivamente di 53 e 38 anni, sono stati trovati ieri pomeriggio dalle squadre si soccorso sotto il Colle di Seccia dopo che la loro auto era stata individuata, lunedì mattina, parcheggiata in borgata San Bernolfo, a monte dei Bagni di Vinadio.
Subito erano partite le ricerche via terra e con le unità cinofile molecolari: operazione difficile visto che il percorso della coppia non era noto. Le squadre di soccorse si sono poi concentrate nella zona di Collalunga, a oltre 2500 metri di quota, ma le ricerche delle squadre del Soccorso Alpino, i Vigili del Fuoco e il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza sono state sospese per il maltempo. Per i soccorsi è stato utilizzato anche un elicottero con tecnologia Imsi Catcher. Ieri mattina i corpi sono stati rinvenuti da una squadra di terra del soccorso alpino piemontese trasportata in quota proprio dall'elicottero.
Le temperature sotto zero, la neve e i traumi della caduta non hanno dato scampo ai coniugi. Lui aveva il telefono accanto al corpo, forse in un disperato tentativo di richiesta di aiuto.
Roberto Meo Colombo, molto conosciuto nell'ambiente imprenditoriale della Granda, era amministratore delegato per la Technofabric Spa, azienda tessile di Costigliole Saluzzo in cui lavorava da oltre 15 anni. Fabrizia De Lio era consulente del lavoro, fino al 2018 impiegata presso lo Studio Associato Grosso e Quaglia di Manta, lavorava per Open Doc Com, società di commercialisti.