Precipita dal balcone ex Miss Campania sorda: la famiglia di Annamaria: “Non si è uccisa”
Una lite con il marito, poi un volo di cinque metri, l'ultimo, e la morte dopo due giorni di interminabile agonia. È finita a 29 anni, lasciandosi alle spalle una sfilza di domande, la vita della bellissima Annamaria Sorrentino, originaria di Melito (Napoli), ex miss Campania sorda. La ragazza si trovava in vacanza con il marito a Parghelia, località costiera a pochi chilometri da Tropea, in Calabria, dove soggiornava in un appartamento al terzo piano, quello dal quale è precipitata il 16 agosto scorso. Annamaria è morta all'ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, dove è stata ricoverata in condizioni gravissime dopo la caduta.
Le indagini
La prima conclusione, sulla quale si sta indagando, sembra essere quella del gesto volontario. "Mia figlia non si sarebbe mai suicidata. Era una ragazza piena di vita e di ambizioni” ripete da giorni la madre della ragazza, originaria di Melito, ma da sette anni residente a Nola (Napoli) con il marito, lo stesso con cui era stata vista litigare furiosamente il 16 agosto, poche ore prima della tragedia, quando i vicini avevano allertato i carabinieri. Dopo la morte di Annamaria, avvenuta a causa delle gravissime lesioni, che tuttavia non hanno impedito di autorizzare la donazione degli organi, le indagini sono state prese incarico dalla Squadra mobile di Vibo Valentia.
Marito assente ai funerali
L'ipotesi è quella del suicidio, ma gli agenti hanno dedicato molto tempo al colloquio con il marito di Annamaria, assistito da un mediatore che conosce la lingua dei segni. L'uomo, sposato con Annamaria da sette anni, non si è presentato ai funerali e ha interrotto i rapporti con la famiglia Sorrentino. “Dicono che si sia suicidata – dice Gennaro il fratello di Annamaria a Giallo – ma non credo a una sola parola pronunciata da chi era presente in quella casa. Oltre al marito di mia sorella, c’erano altre due coppie di amici, anche loro sordi. Mi sorprende che nessuno abbia visto nulla. È impossibile. Mia sorella, non mi stancherò mai di dirlo, non si è uccisa”.