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Precipita col parapendio e muore: a chiamare i soccorsi un altro pilota che ha assistito all’incidente

Tragedia in Trentino, la vittima è un trentenne francese: immediato l’aiuto dell’elisoccorso, tuttavia non c’è stato niente da fare. L’allarme lanciato da un altro parapendista che ha assistito all’incidente.
A cura di Matteo Pelliccia
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Un parapendista francese di trenta anni è morto dopo essere decollato dal Sass Pordoi nel gruppo del Sella, di cui è lo sperone più avanzato, in valle di Fassa, Trentino. L'uomo è precipitato dopo il volo, rimanendo poi appeso con la vela a una parete rocciosa, a quasi 3.000 metri di altitudine. L'allarme è stato lanciato poco dopo le 13 da un altro parapendista che ha assistito all'incidente.

La centrale di emergenza trentina ha immediatamente richiesto l'intervento dell'elicottero, avvisando gli operatori della stazione Alta valle di Fassa del Soccorso alpino. L'equipaggio dell'elicottero non è però riuscito ad individuare la vela del parapendio per via delle nuvole ad alta quota che oscuravano la vista, avvistando comunque il corpo del trentenne francese sul pendio alla base della parete rocciosa.

Il tecnico di elisoccorso, l'attività di salvataggio effettuata mediante l'impiego di elicotteri dedicati, è sceso sul posto ma per l'uomo non c'era ormai nulla da fare. Nel mentre, l'elicottero ha recuperato a bordo cinque soccorritori a Canazei, in provincia di Trento, poi trasferiti a passo Pordoi, valico alpino delle Dolomiti situato a 12 km da Canazei in Val di Fassa e posto a 2.239 m sul livello del mare, al confine tra Veneto e Trentino.

Da qui i soccorsi hanno raggiunto la parete rocciosa dove era rimasta agganciata la vela del parapendista: una volta sul posto, però, non hanno trovato nessuno. In seguito, dopo l'analisi dei documenti della vittima, è emerso che si trattasse del francese proprietario del parapendio.

Date le iniziali scarse informazioni, nonché la possibilità che gli incidenti fossero due a causa del recupero dei cinque soccorritori, è stato comunque allertato anche l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites, un'organizzazione non lucrativa italiana per il soccorso alpino. Il corpo del 30enne francese è stato recuperato e trasferito a Canazei, in attesa di successive analisi.

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