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Prato, sacerdote aggredito e derubato dopo la messa di Natale

“Erano in quattro, tutti vestiti di nero, hanno rubato le offerte e le donazioni per i bambini africani”, ha raccontato. Il religioso è stato medicato al pronto soccorso.
A cura di C. T.
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prete

Ieri notte don Massimo Malinconi ha celebrato la tradizionale messa di Natale nella sua chiesa di Mezzana, una frazione di Prato. Prima di rientrare, si è intrattenuto un po' con alcuni parrocchiani per scambiare gli auguri e bere una cioccolata calda. Rientrando a casa, però, il religioso ha trovato quattro ladri dentro la canonica, che lo hanno aggredito prima di fuggire via. Don Malinconi è stato accompagnato in ospedale per alcune visite e ha ricevuto alcuni punti di sutura alla testa. I ladri sono riusciti a portare via circa duecento euro di offerte per i funerali e altri soldi prelevati delle donazioni destinate ai bambini orfani dell'Africa.

"Era circa l'una e trenta quando sono rientrato a casa, ho notato che la porta di cucina era chiusa mentre io solitamente la lascio aperta. Poi una volta entrato ho notato delle impronte per terra, fuori era piovuto anche se poco, diversamente non mi sarei accorto di nulla. Mi sono quindi avvicinato alla porta che si affaccia sul giardino e quando l'ho aperta mi sono trovato davanti una figura nera, aveva la calzamaglia e il volto coperto da un passamontagna, sembrava Diabolik", ha raccontato il sacerdote, che ha spiegato di essere stato "minacciato con un cacciavite che mi ha puntato alla pancia, ma per fortuna senza riuscire a colpirmi, avevo indosso ancora un giubbotto pesante essendo rientrato in quel momento". Il prete ha reagito, e ne è nata una colluttazione. Nel frattempo, "arrivano altri tre uomini, tutti vestiti allo stesso modo, e anche loro mi picchiano. Non pensavo che volessero ammazzarmi, più che altro immaginavo che mi avrebbero legato e imbavagliato per poi rubare quello che potevano. Io urlavo ma nei dintorni c'è solo il cimitero e il campo sportivo e nessuno ha sentito", ha proseguito Don Malinconi.

Il prete è rimasto a terra, mentre i quattro uomini lo picchiavano per un lunghissimo minuto. "Alla fine se ne sono andati via. Poi mi sono accorto che hanno rovistato in alcuni cassetti ed hanno rubato circa duecento euro, offerte raccolte durante i funerali, e le donazioni per i bambini africani". Don Massimo è stato portato con l'ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale Santo Stefano, dove gli hanno fatto la Tac alla testa. Fortunatamente è tutto a posto.

"Sono rientrato in casa alle 5 di stamani e non sono riuscito a riposare nemmeno un'ora – ha spiegato – La mia giornata va avanti nonostante quando successo, ho le messe da celebrare e i miei compiti da svolgere. Ammetto di essere scioccato, trovarsi davanti queste quattro figure è stata davvero una brutta esperienza. Parlavano un italiano stentato, erano stranieri ma non saprei dire di che paese potessero essere. Agili, perché hanno scavalcato un muro per entrare in casa. Sicuramente i ladri non pensavano che rientrassi a quell'ora oppure immaginavano fossi già a letto. In quel modo potevano agire indisturbati a piano terra. Invece le cose sono andate diversamente".

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