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Don Francesco Spagnesi, il prete arrestato per droga

Prato, don Spagnesi ha confessato: “Schiavo della droga, aveva bisogno continuamente di denaro”

Don Francesco Spagnesi, ex parroco della Chiesa dell’Annunciazione alla Castellina, a Prato, ha confessato oggi durante l’interrogatorio di garanzia di aver acquistato cocaina e droga dello stupro anche sottraendo fondi alla parrocchia. I suoi avvocati: “La dipendenza dalle droghe era così forte che lui agiva di conseguenza, aveva bisogno continuamente di denaro”.
A cura di Davide Falcioni
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Don Francesco Spagnesi, ex parroco della Chiesa dell'Annunciazione alla Castellina, a Prato, ha confessato di aver acquistato cocaina e droga dello stupro anche sottraendo fondi alla parrocchia. Il sacerdote – accusato di importazione e cessione di droghe e appropriazione indebita – è comparso questo pomeriggio di fronte al giudice per l'interrogatorio di garanzia. Ad assisterlo gli avvocati Costanza Malerba e Federico Febbo. Le domande del magistrato sono state volte a ricostruire i dettagli del fiume di denaro passato per le mani del prete, con ammanchi sul conto della parrocchia oscillanti tra i 100mila e 150mila euro sottratti a partire dal 2019. Ci sono poi tutte le offerte che i parrocchiani consegnavano in busta direttamente a Spagnesi, soldi che il religioso ha confermato di aver usato per acquistare la droga insieme al suo compagno Alessio Regina.

"La dipendenza dalle droghe era così forte che lui agiva di conseguenza, aveva bisogno continuamente di denaro", hanno spiegato gli avvocati, riferendo che il prete "ha manifestato il suo pentimento ma ha riconosciuto che c'era una forza interiore a cui negli ultimi due anni del rapporto con Regina non riusciva a resistere: è stato sommerso da questa grave dipendenza". Il parroco, spiegano i suoi legali, "ha reso una confessione piena". Nel corso dell'interrogatorio, a cui ha preso parte anche il pm Lorenzo Gestri che coordina le indagini condotte dalla polizia, don Spagnesi avrebbe confermato i particolari delle vicende che lo coinvolgono, circostanziando gli ammanchi e facendo i nomi delle persone a cui ha chiesto denaro di persona. Per gli arresti domiciliari a cui è stato sottoposto i suoi legali hanno chiesto che il prete sia spostato dalla canonica della parrocchia della Castellina ad un'altra sede. L'inchiesta che ha travolto Spagnesi è partita dall'arresto di Alessio Regina, perito tessile disoccupato, fermato lo scorso 27 agosto mentre ritirava un litro di Gbl, la cosiddetta droga dello stupro, acquistata on line. A ritirare quel pacco, presso uno spedizioniere di Calenzano, si è recato al volante dell'auto di don Francesco, accompagnato da quest'ultimo, che nei giorni successivi è stato indagato e ha reso alcune dichiarazioni agli inquirenti, venendo poi arrestato in esecuzione di una misura cautelare

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