Portogruaro: donna viene operata all’addome, ma è sveglia e parla coi dottori
Una donna veneta di 75 anni che necessitava di un intervento chirurgico per l'asportazione di un tumore all'addome è stata sotto i ferri per ben quattro ore senza il ricorso alla tradizionale anestesia totale: la paziente, infatti, era sveglia e cosciente e poteva dialogare con i medici. E' la prima volta che l'equipe di urologia e anestesia del nosocomio veneto conduce un intervento chirurgico in sedazione cosciente: "Di prassi, per interventi del genere si esegue la sedazione generale" – spiega al Corriere il dottor Fabio Toffoletto, direttore dell’anestesia. "Tuttavia in questo caso l’abbiamo cambiata per effettuare un’anestesia regionale con il paziente cosciente". Questa tipologia di sedazione cosciente è particolarmente indicata per pazienti in non ottimali condizioni fisiche o anziani perché produce dei benefici non trascurabili, che si possono notare sul paziente già all’uscita dalla sala operatoria. L'individuo operato infatti non rischia le conseguenze negative dell’anestesia totale come lo stato confusionale, il dolore o la nausea.
"L’intervento – ha aggiunto il direttore dell’urologia, Michele Amenta – siè protratto per circa 4 ore. Dal punto di vista umano è stata un’esperienza importante, in quanto gli specialisti si sono impegnati per dialogare con la donna, cercando di farla sentire a proprio agio sul tavolo operatorio". I vantaggi di questa modalità di anestesia sono stati immediatamente evidenti: dopo qualche ora, infatti, la signora stava già leggendo tranquillamente il giornale. Non solo, anche i tempi delle dimissioni dall’ospedale si sono ridotti, con la signora che già dopo pochi giorni è riuscita a tornare tranquillamente a casa.