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Portogruaro, bimbo di un anno e mezzo morto col cranio schiacciato. “Un’auto gli è passata sopra”

La tragedia è avvenuta lunedì a Mazzolada di Portogruaro, in Veneto: disposta l’autopsia, ma le prime evidenze mostrano traumi simili a ferite da schiacciamento. I parenti: “È solo caduto dall’alto”.
A cura di Biagio Chiariello
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Si terrà domani, 14 settembre, l'autopsia sul corpicino di B., il bimbo di un anno e mezzo, morto lunedì all’ospedale di Portogruaro dove era arrivato con un grave trauma cranico. Dai risultati, emergerà se le lesioni siano compatibili con l’investimento di una macchina, visto che è sempre meno probabile la tesi della caduta dall’alto, come i parenti avevano spiegato in un primo momento. Sul caso indagano i Carabinieri di Portogruaro e del Comando Provinciale di Venezia.

Le forze dell'ordine hanno messo sotto sequestro la Fiat Punto grigia parcheggiata sulla strada in via Loredan a Mazzolada di Portogruaro, all'estremità orientale del Veneto, dove abitano tutti i familiari di B. e i dodici bambini, tutti cugini, di nazionalità serba, del giovane. L’ipotesi sulla quale si stanno concentrando le indagini è che B. sia stato colpito dall'utilitaria in manovra che l’ha investito e trascinato per circa un metro.

Non convince invece la versione dello zio: "Mia figlia di 13 anni – ha sottolineato – ha messo B. sul cofano della macchina e lui probabilmente è scivolato con la schiena in giù e ha sbattuto la testa contro l’asfalto".

Una ricostruzione poco coerente, tanto che il medico legale giunto al pronto soccorso lunedì sera, ha eseguito subito una tac ‘total body'. E i primi segni di uno schiacciamento, oltre che il trauma cranico, sono emersi subito: come se B. fosse passato sotto le ruote di un veicolo.

La Procura di Pordenone, competente per territorio su questa fascia di confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, ha quindi disposto l'autopsia. E oltre all'esame autoptico, ha proseguito il magistrato, "stiamo procedendo con tutti gli altri esami di tipo tecnico, coordinati dai Carabinieri".

Una delle ricostruzioni dei magistrati è che sulla Punto sia salito un ragazzino, sempre un parente che però non vive lì e forse era in visita. Sarebbe stato lui, facendo retromarcia, a colpire il piccolo, prima che le urla dei bambini e di chi era in cortile lo fermassero.

Poi la chiamata al 118 e la corsa disperata in ospedale. Una corsa purtroppo rivelatasi inutile. Molto probabile che sia i genitori sia i familiari del piccolo presenti nell'abitazione di Mazzolada di Portogruaro, siano risentiti in questi giorni.

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