Portici, pensionato ucciso per errore. I killer inseguivano un imprenditore
Sarebbero già stati identificati gli assassini di Mariano Bottari, il pensionato di 75 anni, ucciso per sbaglio, mentre camminava per le strade di Portici. Il Mattino oggi riporta, infatti, che lo stesso imprenditore obiettivo dei killer dell’anziano avrebbe rivelato la dinamica dell’omicidio. “L’uomo aveva appena finito di raccogliere l’incasso dei distributori di benzina. Quando si è accorto che volevano rapinarlo ha iniziato a fuggire e i due lo hanno inseguito sparando senza preoccuparsi di essere in pieno centro in un’ora di punta”. Uno di questi ha colpito a morte Bottari, che era uscito per fare la spesa. “Sul momento – continua Il Mattino – l’imprenditore pensava di aver seminato i rapinatori. Poi, resosi conto di quello che è successo ascoltando i notiziari è andato dai carabinieri a spiegare come sono andati e fatti”. Gli investigatori hanno precisato che il drammatico fatto di cronaca si è consumato intorno alle 11 lungo via Scalea, strada attigua a via Croce. I due scooter si inseguono. Il primo con una persona a bordo, il secondo con due persone che urlano al primo "Ti devo ammazzare". "E' quando ho visto i servizi alla tv che mi sono reso conto di quello che era successo – il racconto dello stesso imprenditore – I due che mi inseguivano e che mi hanno urlato di consegnare tutti i miei incassi e di volermi uccidere avevano il casco integrale Poi parte un colpo, uno solo, che nella sua tragica traiettoria manca il bersaglio al quale era destinato e raggiunge il pensionato in pieno viso. Bottari muore sul colpo.
Le indagini sul caso del pensionato ucciso
I carabinieri in queste ore stanno sentendo testimoni e visionando immagini dei sistemi di videosorveglianza dei vari negozi della zona vicina al luogo del delitto. Ogni elemento che verrà acquisito sarà utile per inquadrare l'episodio e per accertare responsabilità. "La famiglia ha grande fiducia nella giustizia e nell'operato degli investigatori", dice la famiglia Bottari, attraverso il suo legale Ciro De Martino. Nel frattempo il sindaco di Portici, Nicola Marrone, ha proclamato tre giorni di lutto cittadino. .
Le reazioni al caso di Portici
“Le strade sono ancora in mano a loro – è il grido don Tonino Palmese, delegato della Curia di Napoli per la Carità e la pastorale sociale e referente dell'associazione Libera in Campania – sono in mano a quei criminali che regolano i conti per le loro nefandezze. Sparano ed uccidono ancora una volta un innocente, espressione di una stragrande maggioranza di cittadini che non hanno nulla a che vedere con questi criminali. L'onestà dei tanti e il martirio delle centinaia di vittime innocenti devono costringere questi esseri con sembianze umane ad andare via, anzi a tornare agli inferi dai quali provengono". "E' necessario che il Governo rinforzi gli stanziamenti per le forze dell'ordine, invece di tagliarli", è il commento sulla vicenda di Portici da parte del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, mentre per il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, "la battaglia contro la criminalità organizzata e comune deve continuare senza tregua" per porre a fine a episodi come questi, "dalla violenza inaudita", come ha detto il sindaco di Portici, Nicola Marrone.