“Portami le birre”, ma in realtà era droga: sei spacciatori arrestati a Bari

"Portami le birre" piuttosto che "apparecchia per gli amici". Frasi all’apparenza innocue, ma che in realtà erano codici con le quali i clienti contattavano quasi quotidianamente il proprio pusher di fiducia per ordinare la droga. Un'attività particolarmente remunerativa, quella gestita da alcuni spacciatori baresi tra i quartieri Madonnella e Carrassi. Per questo i Carabinieri della Compagnia di Bari Centro, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica, hanno arrestato sei individui accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Quattro persone sono finite in carcere e due agli arresti domiciliari. Tra loro anche due insospettabili, che avevano il ruolo di custodire la droga per conto dei pusher all’interno delle rispettive abitazioni. Gli investigatori hanno già sequestrato oltre 2 kg di stupefacente tra cocaina, hashish e marijuana.

 Anche la clientela si è rivelata eterogenea: dai semplici lavoratori, passando per imprenditori, fino a studenti, e pure minorenni, così come professionisti, che ogni giorno contattavano il loro venditore di fiducia per acquistare droga I prezzi al dettaglio variavano dai 40 euro per ogni dose di cocaina ai 10 per una di marijuana, con un volume di affari per il gruppo pari a circa 5-6 mila euro al giorno. Dalle indagini è emerso una rapporto di estrema fiducia tra spacciatori ed acquirenti, tanto che sia gli uni che gli altri, durante le “ordinazioni”, non avevano più bisogno di fare riferimento al prodotto della compravendita, bensì utilizzavano un codice predefinito con le frasi criptiche citate.