Pordenone, feroce lite al bar: lui gli stacca l’orecchio a morsi, rivale gli spara e lo uccide

Prima una feroce lite davanti al bar, poi gli spari improvvisi tra gli altri clienti del locale e infine la vittima che si accascia colpito da alcuni proiettili. È la sequenza dell’omicidio di Vladimir Topjana, avvenuto nella serata di domenica davanti a un bar di Fontanafredda, in provincia di Pordenone. A sparare un 30enne, individuato, fermato e arrestato dai carabinieri dopo alcune ore di fuga in auto.
Secondo quanto ricostruito finora, la vittima, 43enne autista di una ditta di Porcia e padre di famiglia residente a Cordenons (Pordenone), era seduto al bar con un amico quando, intorno alle 21, sono sopraggiunti due uomini a bordo di un’auto. Per motivi ancora da chiarire, dopo un primo scambio di battute, sarebbe nata una violenta lite al culmine della quale il trentenne ha estratto l’arma facendo fuoco da distanza ravvicinata appena fuori dal locale, incurante della presenza di altri clienti nel locale che in quel momento era affollato di persone per la partita di calcio.
Nel corso della lite, secondo quanto ricostruito, Vladimir Topjana avrebbe aggredito l'altro uomo staccandogli un pezzo di orecchio con un morso. Poi l'altro avrebbe estratto la pistola e sparato due colpi che hanno ucciso lo stesso Topjana. I due colpi di pistola sarebbero stati sparati a bruciapelo. La vittima che si era appena allontanata sotto un portico, è stata raggiunta da due colpi di cui almeno uno alla testa che si è rivelato mortale. Inutili infatti per il 43enne i successivi soccorsi medici e l’intervento delle forze dell’ordine. L’uomo è stato dichiarato morto sul posto. Nei prossimi giorni sul corpo comunque sarà effettuata l'autopsia che chiarirà nel dettaglio l'intera dinamica della vicenda.
I carabinieri, giunti sul luogo dell’accaduto, hanno avviato subito le indagini per risalire all’autore dell’omicidio. Grazie alle testimonianze dei presenti, le forze dell’ordine si sono messe sulle tracce di un’Audi bianca segnalata come la vettura della fuga dell’uomo. L’auto è stata infine individuata tra Sacile (Pordenone) e il confine con il Veneto e fermata. Il trentenne a bordo quindi arrestato con l’accusa di omicidio. Le indaghi proseguono per ricostruire i dettagli dell’assassinio e il movente ma anche l'eventuale coinvolgimento di altre persone.