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Covid 19

Pordenone, prete No Vax si pente e chiede scusa ai fedeli dopo aver contratto il Covid

Don Lelio Grappasonno, prete di Sant’Odorico di Sacile: “Sento fortemente il desiderio di chiedere scusa e perdono per i miei atteggiamenti di ribellione”.
A cura di Davide Falcioni
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"Sento fortemente il desiderio di chiedere scusa e perdono per i miei atteggiamenti di ribellione". A scriverlo in una lettera indirizzata ai fedeli della sua parrocchia è stato don Lelio Grappasonno, prete di Sant’Odorico di Sacile e di Nave a Fontanafredda, in provincia di Pordenone, che nei mesi scorsi più volte aveva messo in discussione la pericolosità della pandemia scegliendo di non vaccinarsi ma infettandosi e contraendo il Covid in seguito. "I miei atteggiamenti – ha scritto nella missiva, dopo un mese di isolamento – hanno involontariamente danneggiato le relazioni con tante persone e di questo non sono fiero. Ho vissuto un tempo di prova che mi ha fatto ricordare che dal male il Signore ricava sempre un bene maggiore. Voglio ringraziare con tutte le mie forze i parrocchiani per la collaborazione nel poco e intenso tempo vissuto insieme, che mi ha permesso di valutare ciò che c’era e il nuovo che ci aspettava. Chiedo ai miei carissimi parrocchiani di avere ancora pazienza – prosegue il parroco nella sua lettera – perché ho bisogno di un tempo congruo per rimettere i pezzi al posto giusto e ritrovare l’equilibrio e l’armonia interiore. Porterò tutti nel mio cuore e nel ricordo a ogni santa messa e grazie per la comprensione".

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Appello della Cei ai preti: "Vaccinarsi è un dovere morale"

Circa un mese fa Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta in Vaticano ha spiegati che i preti no-vax potrebbero subire delle limitazioni: "Vaccinarsi del resto è un obbligo morale", ha detto, rispondendo a una domanda. In alternativa i sacerdoti contrari ai vaccini "dovranno farsi tamponi". "È molto difficile obbligare qualcuno a fare qualcosa che un normale cittadino per legge non è obbligato a fare, ma naturalmente dovrà essere limitata la presenza di questa persona in certi momenti del culto. Tu vuoi fare questa scelta ma mettiti nella condizione di non danneggiare gli altri, vuol dire che farai i tamponi e andrai avanti, ma certamente c'è un invito morale soprattutto a ci ha responsabilità di ministero a vaccinarsi".

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