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Pordenone, in ospedale con mal di testa e vomito: bimbo di 11 anni muore per encefalite virale

Il minore è deceduto lunedì scorso dopo quatto giorni di agonia all’ospedale di Udine dove era stato trasferito d’urgenza da Pordenone. Dagli accertamenti è emersa un’infezione rara dovuta al virus herpes simplex che gli ha causato un’emorragia cerebrale.
A cura di Antonio Palma
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"Ci abbiamo sperato fino all'ultimo. Ci stringiamo attorno alla famiglia. Non ci sono parole" così la sindaca di Prata di Pordenone ha annunciato la morte di un ragazzino di soli 11 anni colpito da una encefalite virale che lo aveva costretto al ricovero ospedaliero, causandogli infine un'emorragia cerebrale che si è rivelata fatale. Il minore è deceduto lunedì scorso dopo quatto giorni di agonia all'ospedale di Udine dove era stato trasferito d'urgenza.

Il ragazzino era arrivato in ospedale la prima volta negli ultimi giorni di agosto, presentandosi al pronto soccorso di Pordenone con sintomi di cefalea e vomito persistenti ma era vigile. Dagli accertamenti era emersa un’infezione rara dovuta al virus herpes simplex. Gli erano state praticate tutte le cure del caso ma nonostante gli sforzi dei medici, mercoledì scorso il ragazzino si è aggravato improvvisamente. L'undicenne è stato colpito da un'emorragia cerebrale.

In una situazione clinica già delicata, il quadro clinico è peggiorato repentinamente e i medici hanno disposto il suo trasferimento immediato all'ospedale di Udine dove è arrivato in condizioni critiche. Qui è stato sottoposto subito a un intervento chirurgico d'urgenza per lo svuotamento dell'ematoma ma il danno cerebrale si è rivelato gravissimo. L'undicenne è entrato in coma ed è rimasto intubato nel reparto di Terapia intensiva fino a domenica.

Fino all'ultimo tutti hanno sperato in un miracolo ma col passare delle ore i medici purtroppo hanno dovuto riscontrare l'assenza di attività cerebrale. Un quadro che ha spinto la commissione medica a riunirsi e,  trascorso il periodo di osservazione di 12 ore, ad accertare la morte del minore. Il ragazzino non soffriva di particolari patologie ma gli esami hanno diagnosticato una infezione la cui incidenza annuale varia tra varia tra uno ogni 250-500mila persone. Il decorso della malattia è grave con un tasso di mortalità del 20%.

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