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Pontifex: “Morte di Francesco punizione per Jovanotti”

La morte di Francesco Pinna sarebbe una punizione per Jovanotti: è quanto scritto su Pontifex. Bruno Volpe definisce il cantante “menestrello del tutto è permesso”.
A cura di Carmine Della Pia
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Pontifex su Jovanotti

E’ polemica su twitter per un articolo pubblicato da ‘Pontifex Roma': “La morte di Francesco Pinna punizione per Jovanotti”. Secondo Bruno Volpe, autore dell’invettiva, l’incidente avvenuto l'altro ieri al PalaTrieste, dove un ventenne ha perso la vita mentre allestiva il palco di Jovanotti, sarebbe riconducibile alla cattiva condotta dell’artista, definito “menestrello del vietato vietare”. Il cantante è reo di aver fatto un’apologia del profilattico con Fiorello, durante l’ultima puntata de ‘#ilpiùgrandespettacolodopoilweekend'.

Francesco morto per punizione

“A Trieste, mentre si montava una tribuna per il concerto di Jovanotti, un crollo improvviso è costato la vita ad un operaio e diversi feriti. Piangiamo una vittima senza colpa, preghiamo per lui e chiediamo sia fatta giustizia, indipendentemente dal nome o dal passato di chi sia responsabile per colpa”, si legge sul sito. Poi, dritti al punto della questione: “Ricorderete che una settimana fa, Fiorello si esibì con il suo penoso ‘salvalavita Beghelli’, alludendo e facendosi apostolo del profilattico, dunque incoraggiando via etere il libertinaggio sessuale, quindi il peccato mortale? Bene, in quella circostanza, Fiorello ebbe come partner proprio Jovanotti, colui il quale avrebbe dovuto esibirsi a Trieste. Dio non manda certamente il male che non vuole. Dio non chiede sofferenze agli umani, ma si ribella e acconsente … acché Satana ci metta alla prova”.

Menestrello del tutto è permesso

Per Volpe, quindi, l’incidente che è costato la vita a Francesco Pinna avrebbe anche generato una circostanza positiva, ovvero, “la sospensione del concerto di questo menestrello del vietato vietare, del tutto è permesso, della vita sregolata e dell'incitamento ad ogni scompostezza esistenziale”. La morte del giovane sarebbe, pertanto, una vendetta divina: “Da questo e solo da questo punto di vista, esiste una giustizia divina che si oppone alla volgarità ed al libertinaggio senza censura, anzi, avallato da nomi noti che, così facendo, si fanno portatori di voce del Maligno”. Per chiunque intenda opporsi alla tesi, inoltre, vi sarebbe una spiegazione a margine: “Questa è fede, non è invenzione o superstizione, questo è scritto anche nel Catechismo delle scuole elementari”. In caso contrario, termina Volpe, un "chissenefrega" per tutti.

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