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Crollo ponte Morandi a Genova

Ponte Morandi, Toti: “La demolizione subito, nuovo ponte inaugurato nel 2019”

Il governatore della Liguria e commissario per l’emergenza esprime ottimismo sulla velocità di realizzazione dell’opera che sostituirà il Ponte Morandi a Genova. “Nessuno pensi di tenere fermo il cantiere Genova per fare battaglie ideologiche, la parola d’ordine è: facciamolo bene e in fretta” ha spigato Toti.
A cura di Antonio Palma
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"Dobbiamo farlo bene e in fretta", sono queste le parole d'ordine del Governatore della Liguria Giovanni Toti parlando della ricostruzione del ponte Morandi di Genova, crollato il 14 agosto scorso provocando 43 vittime. Secondo il Commissario per il superamento dello stato di emergenza, dichiarato dal governo per il territorio del capoluogo, è necessario accelerare le procedure per la demolizione e ricostruzione per arrivare ad avere un nuovo ponte entro la fine del 2019. "Abbiamo detto che serviranno un paio di mesi per tirar giù quel che resta del Morandi e forse non è abbastanza chiaro che questi due mesi non devono andare perduti. Noi stiamo lavorando pancia a terra per la ricostruzione e per essere in grado di cominciare un’ora dopo che il ponte sarà realmente abbattuto" ha dichiarato Toti in una intervista al Corriere della sera.

"Nella peggiore delle ipotesi mi aspetto che la demolizione completa si concluda entro dicembre di quest’anno. Inizio 2019 per avere il progetto del nuovo ponte. Natale per inaugurarlo. Siamo nelle condizioni di poterlo fare" ha assicurato il Presidente della regione Liguria mostrando un deciso ottimismo. Eppure al momento non c'è nessun piano certo né un progetto concreto su cui lavorare e manca persino l'accordo su chi deve gestire i lavori. "L’ho già detto e lo ripeto: che nessuno pensi di tenere fermo il cantiere Genova per fare battaglie ideologiche. Sarebbe inaccettabile" ha sottolineato però  Toti in riferimento alla possibilità di estromettere autostrade e attendere le nuove concessioni.

"Quello che ci serve è la praticità. Al di là di ogni discussione sul futuro assetto del Paese, noi andiamo avanti spediti e lo facciamo con Autostrade che al momento è titolare della concessione" ha assicurato il Governatore, aggiungendo che "se con nuovi provvedimenti parlamentari dovesse subentrare qualcun altro al posto di Autostrade vorrà dire che si farà carico di quello che troverà già in corso d’opera". Sul futuro ponte invece "si è parlato di molto acciaio e di circa "200 milioni" di costi stimati ma "stiamo parlando di un progetto che ancora non esiste. La parola d’ordine è: facciamolo bene e in fretta. Se ci riusciremo vorrà dire che qualcosa è cambiato e che sarà cominciata la terza Repubblica".

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