Ponte Morandi, rinviata di 24 ore l’udienza prevista per oggi per sciopero degli avvocati
Avrebbe dovuto tenersi nella mattinata odierna il processo per il crollo del Ponte Morandi avvenuto il 14 agosto del 2018 e costato la vita a 43 persone. Dopo l'appello, l'udienza è stata però subito rinviata a domani, martedì 13 settembre, a causa dello sciopero indetto dagli avvocati penalisti. Chiamati alla sbarra almeno 59 imputati dopo l'uscita di scena di Aspi e Spea, che sono uscite dal processo con un patteggiamento.
L'appuntamento in tribunale è solo rimandato di 24 ore. Il maxi processo paralizzerà o quasi l'attività del tribunale di Genova per almeno 3 giorni alla settimana (dal lunedì al mercoledì) per almeno due anni. L'obiettivo della Procura infatti è arrivare a un verdetto finale entro la fine del 2024 per evitare prescrizioni e garantire alle famiglie delle vittime giustizia.
L'udienza preliminare sul crollo del Ponte è iniziata nell'ottobre del 2021. La Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio per 59 imputati, comprese le società Autostrade per l'Italia e Spea. Si erano costituiti parte civile il comune di Genova, la Regione Liguria e i sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil e Adoc.
La prima udienza invece si è tenuta il 7 luglio scorso: in aula vi erano anche i rappresentati del Comitato Ricordo Vittime del Ponte Morandi. In quell'occasione, la portavoce del Comitato, Egle Possetti, aveva detto a Fanpage.it di essere fiduciosa. "Siamo speranzosi – aveva sottolineato – anche se preoccupati. La Procura ha però fornito una mole di documenti molto solida e speriamo che tutto vada per il meglio e che si arrivi a una condanna definitiva".
"Speriamo di riuscire a trarre il meglio da questo procedimento – ha ribadito ancora Possetti -. L'impressione che abbiamo avuto, comunque, è stata decisamente positiva. Speriamo di ottenere il massimo risultato per questa tragedia".