Autostrade sta chiedendo ai propri dipendenti di donare ore di lavoro per risarcire le famiglie colpite dal crollo del ponte Morandi di Genova. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli del M5S ha pubblicato la lettera con la quale Autostrade sta facendo la questua ai suoi dipendenti chiedendo ore di lavoro da donare ai familiari delle vittime come risarcimento.
In una lettera inviata a tutti i dipendenti, il responsabile delle risorse umane e industriali della società, Carlo Parisi, scrive: "Cari colleghi, coloro che volessero devolvere volontariamente il valore di una o più ore di lavoro a favore delle famiglie delle vittime della tragedia del crollo del ponte Morandi, dovranno compilare il modulo qui di seguito riportato".
"Il comunicato numero 14 dell'ufficio del personale di Autostrade – scrive Libero – è stato consegnato a casellanti, operai, segretarie e lavoratori comuni dell'azienda, suscitando reazioni non di certo di gradimento: "E ora le famiglie le dobbiamo risarcire noi?", si sono chiesti in molti e qualcuno ha aggiunto: "Se voglio fare una donazione, ci penso da solo. Risarcire spetta a qualcun altro".
"È incredibile leggere di Autostrade che chiede ai suoi dipendenti di devolvere parte dello stipendio per risarcire le vittime di Genova. Scaricare i costi del disastro sui lavoratori è semplicemente ignobile". Lo scrive su Twitter il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, pubblicando la foto di una form aziendale.
Poi però è arrivata la precisazione dell'azienda attraverso il suo ufficio stampa: "L'idea e la richiesta non vengono da noi. Si tratta dell'iniziativa autonoma di un gruppo di lavoratori che ha ritenuto di raccogliere fondi a sostegno delle famiglie. Ci hanno semplicemente chiesto di diffondere la richiesta. Il management di Autostrade non c'entra nulla".