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Crollo ponte Morandi a Genova

Ponte di Genova, parlano i parenti delle vittime: “Per noi è un giorno come un altro”

“È una giornata come le altre, noi siamo legati al 14 agosto, non a oggi, e come stiamo dicendo in questi giorni noi rimaniamo sotto al ponte, non sopra”, dice Benedetta Alciato, che ha perso parte della sua famiglia nel crollo del Morandi, nel giorno dell’inaugurazione del nuovo ponte Genova San Giorgio.
A cura di Susanna Picone
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Il giorno dell’inaugurazione del ponte “Genova San Giorgio” è arrivato. Alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Giuseppe Conte, il governatore Giovanni Toti, il sindaco Marco Bucci e alcuni ministri, viene presentato il ponte costruito al posto del Morandi, crollato parzialmente il 14 agosto del 2018 causando la morte di 43 persone. I parenti delle vittime di quella tragedia oggi non vogliono esserci: a spiegare, tra gli altri, il perché Benedetta Alciato, che ha perso parte della sua famiglia nel crollo del ponte Morandi. “È una giornata come le altre, noi siamo legati al 14 agosto, non a oggi, e come stiamo dicendo in questi giorni noi rimaniamo sotto al ponte, non sopra”, le parole di Benedetta, che fa parte del comitato dei familiari delle vittime del Morandi. “Il Presidente Mattarella con noi è sempre stato umano – ha aggiunto – è un onore incontrarlo in questa occasione”. “Lo ringrazieremo per quello che ha fatto, per essere rimasto sempre dalla nostra parte e di aver fatto sue le nostre richieste con una inaugurazione sobria, mantenendo rispetto dei nostri cari e della situazione, sicuramente lo ringrazieremo”, ha aggiunto Giorgio Robbiano, che nella tragedia ha perso il fratello, la cognata e il nipote. Del nuovo ponte ammettono che “esteticamente è bello”, ma “per il resto è una vergogna, è costruito sulla morte di 43 persone”. “Era necessario averlo perché unisce la città, ma non c’era bisogno di queste inaugurazioni”, conclude Alciato.

La mamma di una delle vittime: "Nulla potrà rimarginare la ferita"

“L’incontro con Mattarella è sempre un incontro importante, quello che mi turba personalmente è questa giornata. Nulla potrà rimarginare la ferita, forse allevierà un po’ il dolore quando avremo giustizia”, così Paola Vicini, mamma di Mirco, l’ultima vittima tirata fuori dalle macerie del Morandi. “Si cancella quello che è successo”, spiega parlando della giornata di oggi e dell’inaugurazione di un ponte “che è stato costruito perché sotto sono morte 43 persone”: “Chiedo impegno e di avere giustizia con la stessa velocità con cui hanno ricostruito il ponte”.

"Mattarella ci ha detto che lo Stato non ci dimentica"

“Abbiamo portato i nostri ringraziamenti al Presidente per aver voluto una cerimonia sobria, gli abbiamo fatto presente alcune nostre sensibilità che come parenti vittime e cittadini riteniamo che siano imprescindibili. La prima è una attenzione alla questione della concessione, come secondo punto che l’uscita di una eventuale parte di azionisti non porti a un arricchimento eccessivo degli azionisti che usciranno. Abbiamo particolare attenzione alla fase giudiziaria, la sensibilità del Presidente potrà essere utile al perorare della giustizia. Abbiamo chiesto al Presidente che sia predisposto un piano di intervento nel caso in cui dovessero malauguratamente verificarsi situazioni come la nostra, con supporto psicologico e anche economico. Ultimo punto è rispetto allo status di vittime, che possano vedere riconosciuto il loro ruolo nella vicenda, per noi questo è importante. Hanno perso la vita in un modo che lo Stato non dovrebbe mai permettere. Il Presidente ha avuto per noi parole molto affettuose, ci ha detto che lo Stato non ci dimentica”, le parole del Presidente del comitato delle vittime dopo l'incontro con Mattarella.

Il crollo del ponte Morandi il 14 agosto 2018

La mattina del 14 agosto 2018 Genova si era svegliata sotto una forte pioggia. Alle 11.36 la tragedia, col crollo di una parte del Ponte Morandi, un viadotto che era lungo oltre un chilometro, con tre piloni di cemento armato a sostenerlo. Son venuti giù più di duecento, trascinandosi anche il pilone centrale. 43 le persone che hanno perso la vita in quella tragedia. A pochi metri di distanza, dall'altra parte della ferrovia, le case popolari di Sampierdarena sono state miracolosamente risparmiate.

La cerimonia di inaugurazione del Ponte Genova San Giorgio

A meno di due anni dal crollo del Ponte Morandi l'inaugurazione del Ponte Genova San Giorgio in una giornata di pioggia. Sarà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme ai lavoratori che hanno demolito i resti del Morandi e hanno costruito il nuovo ponte, con il sindaco di Genova Marco Bucci, l'architetto Renzo Piano, a inaugurare questo pomeriggio e a percorrere a piedi tutto il nuovo ponte. Mattarella, che ha chiesto una cerimonia sobria, ha dapprima incontrato privatamente il Comitato dei familiari delle vittime del Morandi. Il Comitato ha accettato che sul ponte siano letti i nomi dei loro congiunti morti. Il ponte Genova San Giorgio sarà percorribile dal 5 agosto.

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