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Nuovo crollo a Pompei, cedimento nel Teatro Piccolo

Dal muretto del Teatro Piccolo crollano alcune pietre. La zona è stata transennata, ma la via adiacente è ancora percorribile. Anche il Ministro Bray a Pompei.
A cura di Redazione
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Ore 18.40 – Il Ministro Bray a Pompei – Visita lampo a Pompei per il ministro dei Beni culturali Massimo Bray, dopo la caduta di alcune pietre negli scavi archeologici, da un muretto della via Stabiana. "Sono stato a #Pompei per controllare i frammenti caduti. Il sito e' patrimonio mondiale e sara' priorita' del governo", scrive Bray su Twitter. "A spiegarmi il problema – aggiunge il ministro in un altro messaggio postato sul social network – è stata Laura D'Esposito, giovane archeologa competente e appassionata, come tutto il personale incontrato a #Pompei' ".

Ieri sera, dopo la chiusura del sito archeologico di Pompei, alcune pietre si sono staccate dal muretto del Teatro Piccolo della via Stabiana. La scoperta è stata fatta questa mattina durante l'ispezione di controllo. Le transenne sistemate in corrispondenza del crollo tengono la circolazione a debita distanza dalla zona interessata, ma la via Stabiana resta comunque aperta. Nella stessa area sono al lavoro i tecnici della soprintendenza coordinati dall'archeologo Ernesto De Carolis, responsabile del Centro ricerca applicata. Quello scoperto questa mattina non è che l'ultimo crollo di una serie su cui ricadde l'attenzione pubblica nel 2010 dopo il crollo della Casa dei Gladiatori. Da allora altri danni si sono aggiunti ai preesistenti, dalla Villa dei Misteri ai cedimenti causati dalle forti piogge di gennaio.

"Le pietre crollate oggi a Pompei appartengono ad un edificio famoso, l'Odeion o teatro piccolo, per questo hanno avuto l'onore della cronaca e le fonti ufficiali ne hanno confermato l'accaduto – spiega Antonio Irlando, dell'Osservatorio Patrimonio Culturale – . Intanto, quotidianamente, non si da notizia, nemmeno ufficiosa, di decine di crolli di centinaia di pietre anonime e nemmeno di pezzi d'intonaco colorato e decorato che si schiantano al suolo polverizzandosi inesorabilmente. Ormai, in una colpevole indifferenza, Pompei ogni giorno perde un pezzo importante del suo "corpo" ed in particolare della "pelle" composta da tanti preziosi elementi decorative, dalle pitture ai mosaici. Ha ragione l'Unesco a richiamare l'Italia per come si conserva male Pompei, per la cui salvezza non bastano i tardivi interventi straordinari del ‘Grande Progetto'. Solo per ragioni fortunose – conclude Irlando – le pietre crollate oggi non hanno recato seri danni ai turisti che ogni giorno, a migliaia, transitano sotto il muro esterno dell'Odeion".

[Foto da Wikipedia]

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