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Pompei crolla sotto la pioggia: in macerie altri due muri, foto e video

Altri due crolli, questa mattina a Pompei: due pareti hanno ceduto sotto l’incessante pioggia di questi ultimi giorni. Dopo l’Armeria del Gladiatore e la Casa del Moralista, in macerie altre mura della città antica.
A cura di danila mancini
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Casa del Moralista a Pompei posta sotto sequestro

Questa mattina altri due crolli: un muro di opera incerta, alto circa 2 mt, ha ceduto intorno alle 7:30 lungo via Stabiana (tra i civici 1 e 2 della Regio VII, insula 2); poi, la parte superiore della parete d'accesso di un piccolo ambiente laterale è crollata nel Lupanare Piccolo (Regio IX, insula 5). Si tratterebbe di due muri senza affreschi, che hanno ceduto sotto la martellante pioggia degli ultimi giorni. Secondo una nota della Soprintendenza archeologia speciale di Napoli e Pompei l'acqua piovana avrebbe indebolito la malta antica delle pareti, da qui i crolli.

"Viviamo una emergenza continua: Pompei è una città fragile e, se continua a piovere così, tutti i muri senza copertura sono a rischio. Purtroppo sono due mesi che sto qui e non fa che piovere. Sono episodi possibili nel corso della vita di un vasto sito archeologico di duemila anni, soprattutto in condizioni climatiche come quelle di questi giorni. Non devono generare allarmismo nè casi sensazionalistici", queste le parole di Jeannette Papadopoulos, soprintendente degli Scavi. Sono già iniziati i primi interventi e, nei prossimi giorni, si lavorerà con la mappatura dell'area, anche se non possono escludersi altri crolli. Intanto i Carabinieri hanno acquisito una serie di documenti negli uffici della Soprintendenza degli Scavi, per accertare che tutti gli interventi siano stati eseguiti come di dovere.

Il 6 novembre scorso è crollata la Schola Armaturarum, luogo di riunione di giovani militari, che si allenavano alla lotta e alle arti gladiatorie; ieri, in macere, il muro perimetrale della Casa del Moralista, chiamata così per le frasi moralizzatrici fatte incidere dal proprietario sui muri, affinché tutti i suoi ospiti potessero leggerle; oggi crollano altre due pareti, non considerate poi così preziose, perché prive di affreschi o scritte. Intanto Pompei, sito archeologico tra i più importanti al mondo, continua a resistere alla pioggia battente delle ultime settimane. Quello che non ha potuto il fuoco duemila anni fa, oggi può l'acqua. E, forse, anche l'incuria dell'uomo.

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