“Pomeriggio splendido poi coltellate improvvise”, il racconto del papà ferito dal figlio 14enne a Pordenone
Non sa dare una spiegazione logica all'accaduto il papà accoltellato all'improvviso dal figlio 14enne a San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, quindici giorni fa. Il 55enne, che rimane ricoverato in ospedale, parla di un gesto improvviso e inatteso del ragazzino, ancora di più perché arrivato al culmine di un pomeriggio trascorso insieme e che definisce "splendido".
"Abbiamo chiarito di tutto e di più con calma, tranquillamente. Eravamo felici" ha raccontato al Gazzettino il papà che si sente ora distrutto e vorrebbe rivedere il figlio che però è recluso in un struttura minorile di Treviso con l'accusa di tentato omicidio.
I due si erano visti fin dall'ora di pranzo, all'uscita di scuola dell'adolescente, e avevano trascorso l'intero pomeriggio insieme. Doveva essere uno degli incontri di riavvicinamento dopo la separazione dalla madre del ragazzo e un lungo allontanamento anche a causa della lontananza. I genitori del 14enne infatti sono separati da tempo e l'uomo si è ricostruito una nuova famiglia lontano.
Quel giorno aveva fatto oltre 400 km per l'incontro, che prevedeva anche l'appuntamento con uno psicologo facilitatore genitoriale, e sembrava essere perfettamente riuscito. Solo in serata il gesto improvviso e violento che poteva costargli la vita. "Mi doveva prendere un libro a casa. Era buio e io ero sereno. Con il motore acceso l'ho aspettato, è tornato, mi ha messo il libro tra i due sedili. Non l'ho guardato, ho messo le mani sul volante e mi ha colpito con una coltellata alla testa. Non ho provato dolore, tanto ero stupito, ma gli ho gridato perché, perché, perché" è il drammatico racconto del 55enne.
"Io ero il suo eroe e ho mancato il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, non sono potuto stargli vicino quanto volevo" ha ammesso l'uomo negando però qualsiasi litigio prima dell'accoltellamento così come violenze prima della separazione.