Polmonite nei bambini dalla Cina all’Europa, Bassetti: “Questi i sintomi, possibili aumenti anche in Italia”
Si sta parlando ormai da diverse settimane dell‘aumento di casi di polmonite tra i bambini, prima in Cina e poi anche in alcuni Paesi europei, come la Francia e l'Olanda. Questi sarebbero causati dal Mycoplasma pneumoniae, un batterio presente già prima dello scoppio della pandemia di Covid e quindi non a essa legata. Per fare luce su quanto sta accadendo Fanpage.it ha intervistato il virologo Matteo Bassetti.
"Bisogna dire prima di tutto che questi casi di polmonite riguardano principalmente i bambini e la situazione cinese sembra essere anche legata al fatto che è il primo anno che nel Paese non hanno alcun tipo di restrizione. Quindi, è chiaro che questi virus, che passano da un bimbo all'altro molto facilmente, possano dare facilmente questi problemi. Inoltre, l'organizzazione sanitaria cinese non ha una grande medicina del territorio e quindi negli ospedali si sta ovviamente assistendo a un iper afflusso", osserva.
Batterio della polmonite in Cina resiste agli antibiotici
"Di mezzo c'è anche il Mycoplasma pneumoniae che in Cina è resistente alla azitromicina e ai microlidi oltre il 90% dei casi", prosegue Bassetti. "Abbiamo studi che dimostrano che se abbiamo un Mycoplasma resistente a questi antibiotici i sintomi durano più a lungo, così come il ricovero. Quindi, inevitabilmente, i bambini eliminano per un tempo maggiore questo batterio e di conseguenza ne contagiano tanti altri. È un serpente che si morde la coda". Il professore spiega anche il motivo per cui il batterio è riuscito a diventare così resistente: "Perché gli antibiotici sono stati utilizzati troppo e male, anche durante il Covid".
Aumento dei casi in Europa, Bassetti: "Potrebbe succedere anche in Italia"
L'aumento dei casi in Francia e Olanda, "ci deve far pensare è probabile che succeda anche in Italia", dice ancora Bassetti. "In Francia però hanno un sistema di sorveglianza delle malattie infettive che funziona molto bene, si accorgono in maniera quasi immediata se c'è qualcosa che non va. Lo stesso purtroppo non possiamo dire per noi, ma mi sembra che al momento, stando a quello che dicono i pediatri, non mi sembra che ci sia stato un aumento dei casi anche qui qui".
Aggiunge l'esperto: "Il problema però è che se le infezioni da Mycoplasma si possono gestire a casa e non ci si accorge se lo sono o meno perché bisogna sottoporsi a esami specifici, che in genere si fanno in ambulatori ospedalieri, per trovare questo batterio. Certo, non abbiamo visto un aumento della patologia respiratoria nei bambini, però non possiamo avere la certezza che anche da noi non ci sia stata".
"I sintomi sono tosse febbre e possibile difficolta respiratoria"
Come già precisato dal professore, il Mycoplasma può essere tranquillamente gestito a casa con la terapia antibiotica. "I sintomi sono tosse, febbre, più raramente difficoltà respiratoria. Solo in questi casi si va in ospedale, altrimenti si possono usare i macrolidi", spiega Bassetti. "Da noi la resistenza è inferiore rispetto a quella cinese ma bisogna comunque fare attenzione perché ormai il mondo è globale anche per i batteri e non è escluso che nel futuro anche qui la resistenza potrebbe aumentare".