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Pierluigi Rotta e Matteo Demenego uccisi a Trieste

A Trieste i funerali dei poliziotti uccisi: cos’è successo il 4 ottobre a Rotta e Demenego

In attesa dei funerali di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, in programma oggi a Trieste, ecco la ricostruzione della sparatoria verificatasi alla Questura della città giuliana lo scorso 4 ottobre, nel corso della quale sono rimasti uccisi i due agenti per mano di Alejandro Augusto Stephan Meran.
A cura di Ida Artiaco
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Venerdì 4 ottobre: sono le 17 circa quando si odono colpi di pistola all'interno e all'esterno della Questura di Trieste. Attimi di panico, scene da far west con testimoni che si barricano nei negozi e cercano di nascondersi dove possono. Intanto, le agenzie di stampa cominciano a battere la notizia della sparatoria. Le informazioni che arrivano sono confuse, parlano di due agenti colpiti e di due uomini in fuga. Circa un'ora più tardi la conferma: due poliziotti, l'agente scelto Pierluigi Rotta, di Pozzuoli, in provincia di Napoli, e l'agente Matteo Demenego, di Velletri, rispettivamente di 34 e 31 anni, sono morti. Inutili i tentativi di rianimarli effettuati dai loro colleghi. Ad esplodere i colpi fatali è stato Augusto Stephan Meran, 29enne dominicano, che si trovava lì insieme al fratello, Carlysle Stephan Meran, dopo essere stato fermato la mattina per un tentativo di furto. Un altro agente, l'assistente capo coordinatore Cristiano Resmini, è rimasto ferito. In attesa che si svolgano oggi i funerali dei due poliziotti, ecco la ricostruzione di quanto successo a Trieste, anche se molte domande restano ancora senza risposta.

Trieste, la dinamica della sparatoria alla Questura

Per capire la dinamica della sparatoria di Trieste, in cui sono morti gli agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, bisogna far tornare indietro le lancette dell'orologio alle 12 circa della mattina di venerdì 4 ottobre, qualche ore prima dell'attacco. In città c'è grande fermento per i preparativi in vista della grande festa della Barcolana, la regata più affollata del mondo. Tutto comincia quel giorno da una donna in scooter, a via Carducci, che viene scaraventata a terra da un giovane di colore, che le ruba il mezzo. Poco dopo alla Questura triestina giunge la telefonata di Carlysle Stephan Meran, che riferisce di aver appreso dal fratello Alejandro Augusto che è lui l’autore della rapina e che, specifica, soffre di disturbi psichici, pur non essendo seguito dai servizi di igiene mentale del capoluogo. A quel punto, due equipaggi in volante si recano a casa del giovane, con il personale del 118, poi lo portano in Questura, sempre insieme al fratello.

Giunti all'interno dell'Ufficio Prevenzione Generale, Alejandro Augusto chiede di andare in bagno, poi riesce a sottrarre la pistola d’ordinanza in dotazione all’agente Rotta, colpendolo con due spari. Il collega Demenego si precipita per vedere cosa è successo, ma viene colpito a sua volta con tre colpi. È l'inizio della fine. Intanto, il fratello maggiore del killer si barrica nell’Ufficio Prevenzione Generale e poi fugge nei sotterranei della Questura, dove però viene individuato e fermato.

Il video della sparatoria di Trieste

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La conferma della dinamica di quanto successo lo scorso 4 ottobre a Trieste arriva dalle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della Questura, nell'atrio e all'esterno del palazzo e sequestrate dall'autorità giudiziaria. Alcuni estratti sono stati condivisi due giorni dopo la sparatoria dalla Polizia di Stato sui propri canali social. Nel filmato si vede chiaramente il 29enne dominicano tentare di imboccare le scale di accesso ai piani superiori, dopo aver colpito i due agenti. Viene fatto desistere dal personale presente negli uffici, a cui indirizza altri colpi senza causare feriti; poi cerca di avvicinarsi all’uscita dalla Questura attraversando l’atrio adiacente, con in mano entrambe le pistole d’ordinanza sottratte agli agenti, ed esplodendo ulteriori colpi di pistola verso il personale in servizio, che risponde al fuoco. Un altro agente a questo punto viene ferito. Poi apre una porta e corre verso l'esterno, sempre arma in pugno. La scena prosegue proprio fuori, dove il killer cerca anche di aprire una volante parcheggiata, seminando il panico tra alcuni passanti che in quel momento si trovavano in zona. Il video si conclude con Alejandro che si infila dietro alcune auto parcheggiate forse nel tentativo di rubarle per scappare. Ma proprio lì è fermato dagli agenti che lo hanno colpito ferendolo. Il Questore di Trieste, Giuseppe Petronzi, descriverà quelle scene come "fasi estremamente concitate e al tempo stesso drammatiche".

Alejandro Augusto Meran fermato per omicidio plurimo 

È Alejandro Augusto Stephan Meran, 29enne di origine dominicana, di professione magazziniere e da anni in Italia ad aver aperto il fuoco contro i due agenti Rotta e Demenego, uccidendoli. Fermato, le accuse a suo carico sono di omicidio plurimo e tentato omicidio. Secondo il gip Massimo Tomassini, nonostante Alejandro sia incensurato, esiste il "rilevantissimo pericolo di recidiva specifica" e invoca "massima attenzione e massimo rigore". Per questo ha disposto per lui il carcere. Gli inquirenti, per cercare di capire i motivi che lo hanno portato a sparare all'impazzata contro gli agenti, scavano nel suo passato. Prima di trasferirsi a Trieste aveva vissuto a Udine in un palazzo in via Riccardo di Giusto e nel Bellunese. Già era stato in prigione a Santo Domingo per traffico di sostanze stupefacenti. Pare che abbia anche parecchie conoscenze in Germania, in particolare in Baviera, dove spesso va a trovare un amico. Anche la pista tedesca è battuta dagli investigatori: la Procura ha presentato una serie di richieste di informazioni a Berlino per verificare "eventuali legami con gruppi o situazioni criminali, sia in Italia che all'estero. Spaziamo dal narcotraffico ad altri tipi di circuiti criminali".

Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, i due poliziotti uccisi a Trieste

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Grande commozione c'è ancora per la morte di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, i due poliziotti uccisi in Questura a Trieste mentre erano in servizio. L'agente scelto Rotta, 34 anni originario di Pozzuoli, in provincia di Napoli, aveva le forze dell'ordine nel Dna. Il papà Pasquale è un ex agente, attualmente in pensione. Era celibe e viveva a Trieste dal 2016. Qui lavorava in coppia con l'agente Matteo Demenego, 31 anni di Velletri. Tante le storie che sono state condivise dai loro colleghi. Solo 15 giorni prima della sparatoria del 4 ottobre, avevano salvato un 15enne da un tentativo di suicidio. A confermare il legame non solo professionale tra i due c'è anche un video, condiviso sui loro social, in cui sono macchina e intonano "Figli delle Stelle" di Alan Sorrenti. "Dopo tanto tempo i ‘Figli delle stelle’ ritornano, siamo qui. Dormite sonni tranquilli, c’è la volante 2 nella notte ed è tutto a posto. Speriamo bene, buonanotte", dicono sorridenti nei pochi secondi di filmato mentre cominciano il turno di notte.

Il saluto della fidanzata di Demenego e la polemica di Chef Rubio

Sotto i riflettori sono finiti anche i familiari delle due vittime. In particolare, la fidanzata di Matteo Demenego, Valentina Sorriso Saponaro. "Ti hanno portato via da me, ma tu vivi in me, tu sei parte di me!! Ti amo e ti amerò per sempre. Promettimi che ti prenderai cura di me", ha scritto in un commovente post su Facebook accompagnandolo con una foto che ritrae la coppia insieme e sorridente. "Avevamo così tanti progetti in serbo per noi – ha continuato la ragazza -, una casa, un figlio e il matrimonio. Ma purtroppo il destino ha deciso così, come ha deciso di farci incontrare e di renderci la vita bellissima insieme, come mai ci era successo". Non sono mancate neppure le polemiche: molto si è discusso del botta e risposta tra il fratello di Matteo Demenego, Gianluca, e Chef Rubio. Quest'ultimo aveva definito sui social impreparati gli agenti della Polizia di Stato commentando i fatti di Trieste, suscitando l'ira di Gianluca Demenego, che è arrivato a minacciarlo: "Tieni sempre la guardia alta quando giri perché se colgo impreparato pure te fai la fine di mio fratello". Poi entrambi si sono scusati ed è tornata la pace.

Funerali di Rotta e Demenego dopo la camera ardente

Chiusa la pratica delle autopsie e quella della camera ardente tenutasi nell'atrio della Questura, si terranno oggi, mercoledì 16 ottobre, i funerali dei poliziotti uccisi venerdì scorso nella sparatoria di Trieste. L'ultimo saluto a Pierluigi Rotta e Matteo Demenego è in programma alle 11:30 presso la Chiesa di Sant'Antonio Taumaturgo, in piazza Sant'Antonio Nuovo. Le esequie saranno celebrate dal Vescovo di Trieste, Monsignor Giampaolo Crepaldi. Poi le salme partiranno alla volta dei paesi d'origine dei due agenti, dove ci saranno altre celebrazioni. A Velletri il funerale di Matteo Demenego è in programma giovedì 17 ottobre alle 11 presso la cattedrale di San Clemente, mentre venerdì 18 ottobre, nella chiesa Sacra Famiglia di Lago Patria (Giugliano, Napoli), ci saranno i funerali di Pierluigi Rotta.

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