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Poliziotti arrestati a Verona, ultime notizie

Poliziotti arrestati a Verona, Da Rold davanti al gip sulle torture: “Ho reagito a una provocazione”

I cinque poliziotti arrestati a Verona per torture sui fermati sono stati sentiti nell’ambito degli interrogatori di garanzia. Quattro dei 5 agenti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Solo Roberto Da Rold ha provato ad a parlare delle accuse. “Mi sono difeso da una provocazione”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Pestaggi,torturee umiliazioni in divisa contro senzatetto, persone ubriache ed extracomunitari, fermati che quasi mai potevano difendersi o denunciare i soprusi. Dopo le intercettazioni raccapriccianti raccolte nella questura di Verona, i filmati e le foto di quanto avveniva nel cosiddetto "acquario" (la stanza dei fermi ndr) e nei corridoi adiacenti,  sono iniziati gli interrogatori di garanzia per i 5 agenti finiti agli arresti domiciliari ormai una settimana fa.

Alessandro Migliore, con il suo legale Marco Pezzotti, si è presentato per primo per rispondere alle accuse di tortura sui fermati nel periodo dal luglio 2022 al marzo 2023. Gli agenti indagati sono in tutto 26, ma solo 5 sono stati messi agli arresti domiciliari.

I poliziotti che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

Migliore è il più giovane e anche quello che risponde delle accuse più pesanti. Ventiquattro anni, neo promosso ispettore, viene indagato per reati che vanno dalla tortura alle lesioni di gruppo sui fermati fino ai verbali falsificati e al peculato. Davanti al gip, il poliziotto non ha abbozzato alcun tentativo di difesa, scegliendo di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Scena muta anche da parte di Federico Tomaselli, il primo ad essere convocato alle 9 per l'interrogatorio di garanzia in cui è stato assistito dall'avvocato Stefano Casali. Puntuale all'appuntamento anche Fabrizio Failla Rifici, il terzo poliziotto indagato. Rifici è rimasto davanti al gip solo una manciata di minuti, giusto il tempo di rendere noto che anch'egli si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere.

Loris Colpini, 51 anni, è il quarto indagato arrivato nella stanza del gip nella mattinata di oggi. Anch'egli ha scelto di restare in silenzio davanti a gip e pm. Sono ancora moltissimi i poliziotti indagati i cui nomi non sono stati resi pubblici. Restano scritti nero su bianco nelle 169 pagine di ordinanza relativa all'inchiesta che è stata portata avanti per almeno 8 mesi.

Le dichiarazioni di Roberto Da Rold

Solo uno dei 5 poliziotti arrestati ha voluto rispondere al gip Livia Magri. Si tratta di Roberto Da Rold, che ha sostenuto di aver "reagito a una provocazione" da parte di una persona fermata.

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