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Polizia: “Arrestato il boss della tratta dei migranti”. BBC nega: “Scambio di persona”

Le autorità italiane hanno annunciato ieri l’arresto di uno dei più ricercati boss responsabili della tratta di migranti. Dall’Inghilterra però gli amici spiegano: “Lui non c’entra niente, è un semplice rifugiato vittima di uno scambio di persona”.
A cura di Davide Falcioni
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Medhanie Tesfamariam Kidane, a sinistra, e Medhanie Yehdego Mered, a destra.
Medhanie Tesfamariam Kidane, a sinistra, e Medhanie Yehdego Mered, a destra.

L'annuncio in pompa magna era stato dato ieri mattina dalle autorità italiane: "Abbiamo finalmente arrestato Mered Medhanie, boss del traffico internazionale di esseri umani, soprannominato ‘il generale'". Peccato che, molto probabilmente, l'uomo catturato nel corso di un'operazione di polizia internazionale non sia il trafficante di migranti ma un suo "quasi omonimo". Proprio così: secondo numerosi amici dell'arrestato, che è stato poi estradato in Italia, l'uomo sarebbe vittima di uno scambio di persona e il suo vero nome sarebbe Mered Tesfamariam.

Trasfamarian è stato arrestato alla fine di maggio lungo una strada  di Khartoum, nel Regno Unito, ma molto probabilmente la persona catturata non è mai stata in Libia in vita sua e non ha mai avuto niente a che fare con le tratte di migranti. Non a caso parenti e amici si sono affrettati a fornire spiegazioni. Fshaye Tasfai, 42enne eritreo cugino di Mered, ha dichiarato al Guardian: "La polizia ha arrestato l'uomo sbagliato. Lui viveva in casa di mio padre fino al 2014, quando ha lasciato l'Eritrea e raggiunto Khartoum, dove abitava insieme ai miei fratelli. Non aveva un lavoro e ogni mese gli spedivo del denaro". Il racconto dell'uomo è stato confermato al quotidiano britannico da un suo coinquilino: "E' il mio migliore amico ed è innocente. E' stato arrestato a fine maggio, per giorni non abbiamo saputo niente di lui, poi ieri abbiamo scoperto che era stato estradato a Roma con accuse pesantissime". La conferma arriva anche da una terza persona: "E' stato commesso un grave errore. Mered non ha niente a che fare con il traffico di esseri umani, è un semplice rifugiato".

Se l'uomo catturato nelle scorse settimane ed estradato ieri in Italia si rivelerà quello sbagliato la notizia rappresenterà un duro colpo per le autorità europee, convinte di aver finalmente arrestato un personaggio direttamente responsabile di migliaia centinaia di viaggi dalla Libia all'Italia, alcuni dei quali mai arrivati a destinazione. Secondo la Bbc, la polizia italiana ritiene che l'uomo arrestato sia effettivamente il boss del traffico di migranti. Un funzionario delle nostre forze dell'ordine ha spiegato all'emittente inglese di non essere a conoscenza di indagini che mettano in dubbio la sua identità.

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