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Pizzo al museo dei Bronzi di Riace a Reggio Calabria, 5 arresti

Finiti in manette cinque uomini che la mattina del 10 ottobre 2008 furono protagonisti del raid al museo e di quelli che seguirono per le intimidazioni e per riscuotere le tangenti.
A cura di S. P.
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Per realizzare i lavori del Museo nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, quello dei Bronzi di Riace, la Cobar avrebbe dovuto sborsare oltre 180mila euro. Quattro rate consegnate agli emissari del clan De Stefano. “Digli al direttore dei lavori che a noi dei bronzi non ce ne fotte niente, a noi ci deve pagare perché abbiamo famiglie di carcerati da mantenere”, è quanto avrebbero detto – ricostruisce Repubblica – di mattina presto agli operai al lavoro al museo. Carabinieri e polizia hanno fermato alcuni dei protagonisti della vicenda su ordine della Dda di Reggio Calabria. Il provvedimento è firmato dal Procuratore Federico Cafiero de Raho e dai pm Stefano Musolino, Giuseppe Lombardo e Rosario Ferracane.

Cinque gli arresti compiuti dalle forze dell’ordine – Sono finite in manette cinque persone che a diverso titolo la mattina del 10 ottobre 2008 furono protagoniste del raid al museo e di quelli che seguirono per le intimidazioni e per riscuotere le tangenti. Secondo quanto accertato dagli inquirenti in una prima occasione la ditta avrebbe versato una prima rata da 15-20 mila euro, la seconda 45 – 50 mila, la terza 50 mila e l'ultima tra le 50 e le 60 mila. A raccontare dell'estorsione sarebbe stato il pentito Enrico De Rosa.

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