Più di 2.500 migranti sono morti nel Mediterraneo nel 2017 per raggiungere l’Italia
Più di 2.600 migranti sono morti nel Mediterraneo nei primi nove mesi del 2017 nel tentativo di raggiungere gli stati europei. Il 93,3% delle 2.681 morti è stato registrato sulla rotta migratoria verso l’Italia. I dati vengono forniti da Ismu in base a una elaborazione effettuata su dati Unhcr e Oim e diffusi in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione prevista per domani, 3 ottobre, e istituita per commemorare la tragedia del 2013, quando al largo dell’isola di Lampedusa persero la vita 368 migranti.
Durante i mesi estivi i flussi migratori si sono intensificati in Spagna e, di conseguenza, sono aumentate anche le vittime sulla rotta occidentale che dal primo gennaio al 29 settembre rappresentano il 4,9% di tutti i decessi nel Mediterraneo. Secondo i dati elaborati da Ismu, dal 2014 a oggi sono più di 15mila i migranti che hanno perso la vita in mare. Non a caso, nel 2014 l’Agenzia Onu per i rifugiati aveva definito la traversata del Mar Mediterraneo come la “strada più mortale del mondo”. La cifra più alta di decessi è stata registrata nel 2016 con oltre 5mila tra morti e dispersi. Nello stesso anno sono diminuiti i flussi sulla rotta orientale del Mediterraneo, aumentando nuovamente quelli dal Nord Africa all’Italia. In totale, stando ai dati dell'Oim, nel 2014 sono morti 3.162 migranti in mare, nel 2015 3.461, nel 2016 4.039 e nei primi mesi di quest’anno siamo oltre i 2.600, numero finora in linea con quello degli anni precedenti.
Gli incidenti più gravi nel Mediterraneo hanno riguardato proprio la rotta centrale che dalla Libia e dal Nord Africa porta all’Italia. Nel 2015 il 77% di morti e decessi è avvenuto su questa rotta e nel 2016 addirittura il 90%.
I dati Ismu sono elaborati anche sulla base del quadro fornito da Oim: l’Organizzazione internazionale per le Migrazioni fornisce i numeri sulle morti nel Mediterraneo analizzando le rotte migratorie. Dai grafici dell’Oim viene evidenziato come l’area più colpita dai decessi dei migranti è quella del Nord Africa, con 2.473 morti. Andando più nello specifico, 1.584 sono avvenute al largo delle coste libiche, nel raggio di pochi chilometri.
Sono 715 invece i migranti morti o dispersi nel mezzo del Mediterraneo, a metà tra l’Italia e la Libia. Alcune morti sono state registrate, nel 2017, anche nelle strette vicinanze delle coste italiane. In particolare, 14 migranti hanno perso la vita vicino alle coste siciliane o calabresi, con sette morti ad Augusta. Più di 300 sono i morti e i dispersi nelle ristrette vicinanze di Lampedusa dall’inizio dell’anno.