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Pisa, scambio di provette in ospedale: tolta la prostata a un paziente sano

L’episodio risale al 23 febbraio 2011: due dottoresse e un’infermiera del Policlinico di Cisanello sono state rinviate a giudizio con l’accusa di lesioni gravissime in cooperazione.
A cura di S. P.
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Il paziente era sano, ma gli sarebbe stata asportata la prostata a causa di un errore nell'etichettatura delle provette delle analisi. È quanto accaduto il 23 febbraio 2011 al Policlinico di Cisanello di Pisa: un episodio che ha spinto il pm Aldo Mantovani a disporre il giudizio per tre persone, due dottoresse e un’infermiera che erano presenti quando è stato fatto il prelievo istologico. La prima udienza si terrà a maggio e l'accusa è di lesioni colpose gravissime, come conferma l'avvocato che difende l'infermiera. Il paziente che è stato operato risiede a Livorno e si credeva avesse un carcinoma alla prostata, che in realtà però non c’era.

Imputate rischiano condanna da tre mesi a due anni – Secondo quanto sostenuto dall’accusa, sarebbero state scambiate le provette contenenti il prelievo istologico di due pazienti. E di conseguenza sarebbe stata asportata la prostata all’uomo sbagliato, che appunto era sano. I campioni prelevati furono erroneamente inseriti in contenitori etichettati con il nome di un altro paziente, affetto realmente da carcinoma prostatico. Le tre imputate rischiano una condanna da tre mesi a due anni di reclusione.

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