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Pisa. Lo sfregio col taglierino sul sedere dopo lo stupro: “Ora sei mia, tutti lo sanno”

Un 37enne nordafricano è stato condannato per violenza sessuale sulla ex, sfregiata con un taglierino. L’uomo avrebbe poi postato su Facebook il segno di proprietà: “Punzonata come si fa con il bestiame”.
A cura di Biagio Chiariello
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L’ha violentata e poi, non contento, l’ha marchiata sul gluteo con un taglierino. Subito dopo ha postato la foto della sua sconvolgente violenza direttamente su Facebook. “Così d’ora in poi tutti sanno che sei mia”, questa la ricostruzione dell’avvocato della donna, Giuseppe Carvelli, la quale si costituita parte civile nel processo contro il suo ex compagno. Un dramma consumatosi 6 mesi fa a Pisa. Nei giorni scorsi la condanna. Come si legge sul Tirreno, l’uomo è stato condannato dal GUP Giuseppe Laghezza, a 6 anni di reclusione e a pagare un’ammenda di 20.000 euro, per violenza sessuale, lesioni personali e sequestro di persona.

Vicino all’asilo nido che frequenta la figlia della donna, si fa vivo l’ex compagno di quest’ultima, un nordafricano di 37 anni, che, secondo l’accusa, avrebbe minacciato la donna per farsi seguire fino a casa. La difesa, invece, evidenzia come la vittima non avrebbe chiesto aiuto a nessuno dei molti passanti presenti al momento del “sequestro”. Una volta giunti in casa, si consuma la violenza sessuale ai danni della donna che, in seguito, subisce anche il marchio effettuato con un coltellino, sentendosi dire dall’uomo: “Così d’ora in poi tutti sanno che sei mia”. Sempre stando alla ricostruzione dell’avvocato Carvelli, la vittima sarebbe rimasta inerme di fronte alla violenza poiché preoccupata dell’uso di uno spray al peperoncino da parte dell’uomo.

Il 37enne l’avrebbe poi chiusa a chiave in camera in modo da non farla fuggire. Dopodiché, a violenza sessuale avvenuta e con il marchio già impresso sul gluteo, l’ex convivente avrebbe scattato una foto dal cellulare per pubblicarla su Facebook. In sua difesa, l’accusato sostiene di aver ricevuto  numerose lettere in carcere da parte della donna in questi mesi.  Per questo, la legale, ha annunciato il ricorso alla Corte d’appello di Firenze.

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