video suggerito
video suggerito

Pisa, infermiere attaccato da meningococco C: al via la profilassi

Le autorità hanno reso noti orari e tratte dei treni presi dall’infermiere, suggerendo “sorveglianza sanitaria” a chi è salito sugli stessi convogli.
A cura di Redazione
1.457 CONDIVISIONI
Immagine

Lavora presso l'Ospedale Cisanello di Pisa ed è qui che è ricoverato l'infermiere di 26 anni attaccato dal meningococco (gruppo C). Non si tratta tuttavia di un malato di meningite, poiché i batteri si sono arrestati alla gola causando un'angina settica da meningococco gruppo C. Questa sorta di faringite, se non curata, potrebbe evolversi in meningite vera e propria, imponendo dunque le autorità mediche a tenere sotto osservazione il medico e, soprattutto, ad attuare ulteriori misure di profilassi. Dovranno infatti sottoporsi a controllo i colleghi dell'infermiere, che lavora nel reparto di Chirurgia, e tutti coloro che sono entrati a contatto con l'uomo nell'ultima settimana. L'infermiere, che abita a La Spezia, arriva sul luogo di lavoro utilizzando i trasporto ferroviari. Coloro che usano sono salito a bordo del treno La Spezia-Pisa negli stessi orari dell'infermiere dovranno "sottoporsi a sorveglianza sanitaria e in caso di febbre sopra i 38 gradi rivolgersi immediatamente al proprio medico". I convogli interessati sono i seguenti:

  • 15, 16 ottobre: regionali in partenza da La Spezia e diretti a Pisa alle 12.15 dei giorni e da Pisa alle 21.36;
  • 17 ottobre: treno in partenza da La Spezia alle 19.23 e regionale da Pisa delle 7.36;
  • 20 ottobre: regionali in partenza da La Spezia e diretti a Pisa alle 12.15 dei giorni e da Pisa alle 21.36;
  • 21 ottobre: regionale da La Spezia alle 5.12 e Freccia Bianca da Pisa alle 14.47;
  • 22 ottobre: treno in partenza da La Spezia alle 19.23 e regionale da Pisa delle 7.36.

I casi di meningite in Toscana lasciano aperti alcuni interrogativi a cui gli esperti non hanno ancora fornito risposta. La malattia presenta infatti un'incidenza superiore a quella registrata negli anni passati. Contro i 3-4 casi annuali in Italia quest'anno si è giunti già a 35 (di cui sei in Toscana). Ciò su cui si stanno interrogando le autorità sanitarie è la particolare evoluzione della malattia, riscontrata soprattutto nelle zone a nord dell'Arno.

1.457 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views