Pinault si prepara a vendere FNAC e La Redoute
Secondo un rapporto del magazine francese
JDD, François-Henri Pinault si prepara a vendere la Fnac e La Redoute. Secondo il settimanale, "la famiglia Pinault venderà il suo centro di distribuzione (Fnac, La Redoute) per convogliare la sua attenzione sul mondo del lusso". Il giornale ha annunciato che "la riunione della direzione del PPR (Pinault-Printemps-Redoute) si terrà questa settimana per approvare tali decisioni. La vendita di questi due poli di distribuzione sarà poi formalizzata". Il gruppo ha registrato un calo delle vendite del 3,2% dallo scorso anno e vari punti vendita, tra i quali quello del Vomero a Napoli, sono andati in crisi. I dipendenti sono scesi in piazza per protestare contro la chiusura della FNAC. Tale vendita era attesa da tempo. Il gruppo guidato da François-Henri Pinault ha operato per diversi anni, infatti, un progressivo disimpegno nella distribuzione per concentrarsi sul lusso e sullo sport, ma anche sugli stili di vita, che rappresentano le attività più redditizie.Pinault ha già venduto i grandi magazzini Printemps nel 2006, nonché la società di mobili di Conforama nel 2011 e la CFAO, specializzata nella distribuzione di autoveicoli e farmaceutica in Africa e all'estero. La filiale di vendita a distanza Redcats, comprende La Redoute e Fnac, che sono le due principali attività di distribuzione del gruppo ancora da vendere. François-Henri Pinault aveva dipinto un ritratto del suo gruppo che mostrava un radicale cambiamento, anche in base alle ambizioni di "global player", che aprono le strade a un interesse principalmente focalizzato sul lusso e sul lifestyle.
"Stiamo costruendo un global player nel settore dell'abbigliamento e degli accessori, con un focus sul lusso e sullo sport", ha dichiarato l'imprenditore, il quale ha proseguito il discorso con le seguenti dichiarazioni in un incontro con la stampa, dedicato alla trasformazione del gruppo: "Eravamo un conglomerato finanziario e operativo, siamo diventati una professione coerente". PPR, con i suoi 17 marchi, di cui 12 di lusso ed i suoi 28.000 dipendenti, valeva 12200000000 € nel 2011. Si punta a raddoppiare nel 2020, 24 miliardi di euro di cui un miliardo mediante vendita via Internet.