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Piloti per un giorno, ragazzi e ragazze a scuola di volo con l’Aeronautica: “Un’esperienza unica”

“Il nostro obiettivo è quello di farli appassionare e scoprire questo mondo che ha diverse sfaccettature ed è bellissimo, ma che non tutti conoscono”. Così il capitano Simone Pica, pilota istruttore dell’Aeronautica Militare, ha spiegato a Fanpage.it cosa sono i Corsi di Cultura Aeronautica e perché costituiscono un’esperienza indimenticabile.
A cura di Eleonora Panseri
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Il capitano Simone Pica (a destra) insieme ad alcuni ragazzi che hanno partecipato al Corso di Cultura Aeronautica - Foto Aeronautica Militare
Il capitano Simone Pica (a destra) insieme ad alcuni ragazzi che hanno partecipato al Corso di Cultura Aeronautica – Foto Aeronautica Militare

Far innamorare i ragazzi del volo facendo vivere loro un'esperienza unica, impossibile da dimenticare. È con questo obiettivo che l'Aeronautica Militare organizza i Corsi di Cultura Aeronautica, rivolti a studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado, di età compresa tra i 16 e i 20 anni.

Si tratta di un'occasione di condivisione e confronto per i ragazzi e le ragazze che, guidati dai piloti istruttori di volo del 60° Stormo, vengono condotti alla scoperta del mondo dell'aviazione. Per il 2024 i Corsi toccheranno quattro Regioni italiane: Sicilia, Toscana, Emilia Romagna e Piemonte (quelli di Catania e di Siena si sono conclusi da pochissimo e hanno visto la partecipazione di circa 300 studenti).

Fanpage.it ha intervistato il Capitano Simone Pica, pilota istruttore dell'Aeronautica Militare, che ha spiegato cosa sono i Corsi di Cultura Aeronautica e perché costituiscono un'importante opportunità per i giovani.

Il capitano Simone Pica (a sinistra) insieme ad alcuni ragazzi che hanno partecipato al Corso di Cultura Aeronautica - Foto Aeronautica Militare
Il capitano Simone Pica (a sinistra) insieme ad alcuni ragazzi che hanno partecipato al Corso di Cultura Aeronautica – Foto Aeronautica Militare

Quando sono nati i corsi di Cultura Aeronautica, a chi sono rivolti e qual è l’obiettivo di questa iniziativa?

I corsi di Cultura Aeronautica vengono svolti da più di 40 anni e sono proposti alle scuole e ai ragazzi che frequentano gli ultimi anni degli studi superiori. Lo scopo è quello di far conoscere ai giovani tutto ciò che ruota intorno al mondo dell'aviazione, anche le figure che lavorano dietro le quinte e permettono al pilota di andare in volo.

Le professionalità sono tante, quindi è possibile che i ragazzi trovino interesse in ciò che facciamo, non solo nella figura del pilota, ma anche in quelle che costituiscono il personale che ci dà supporto. Durante tutto il corso i ragazzi hanno modo di conoscere e vedere come queste altre figure lavorano con noi.

Foto Aeronautica Militare
Foto Aeronautica Militare

Abbiamo a che fare con licei di tanti tipi, con ragazzi e ragazze che non hanno alcuna esperienza nel volo e il nostro obiettivo è proprio quello di farli appassionare e scoprire questo mondo che ha diverse sfaccettature ed è bellissimo, ma che non tutti conoscono.

Come viene svolto il Corso? Quali sono i momenti a cui partecipano?

Il corso ha una durata di due settimane. Iniziamo il lunedì con lezioni che affrontano argomenti relativi al mondo dell'aviazione: per esempio, parliamo di traffico aereo e di aerodinamica, per far capire ai ragazzi come e perché l'aereo va in volo.

Tutto questo per tre giorni, il giovedì viene fatto un recap e successivamente un test teorico che ci servirà per determinare chi volerà come co-pilota, dal posto anteriore, e chi invece lo farà da passeggero.

Foto Aeronautica Militare
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Tutti hanno la possibilità di volare, ma visto che i posti sul velivolo sono tre, uno davanti e due dietro, solitamente in base al test scegliamo chi volerà davanti.

Il venerdì mattina della prima settimana andiamo in aeroporto e svolgiamo quella che noi chiamiamo ‘familiarizzazione': i ragazzi vedono l'aeroplano, toccano con mano quello che è stato studiato in aula nei giorni precedenti, per essere poi pronti i giorni dei voli, che sono il lunedì, il martedì e il mercoledì della seconda settimana.

Tutto si conclude con una cerimonia finale che si tiene il giovedì pomeriggio. I ragazzi ricevono una votazione nella parte teorica, nel test, e una valutazione sull'attitudine al volo, la motivazione e altri parametri valutati durante le fasi del volo.

Foto Aeronautica Militare
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Questo a livello finale genera un'ulteriore graduatoria che permette a noi di stabilire chi sono i ragazzi che in ogni corso si sono contraddistinti durante le due settimane. I migliori avranno la possibilità di svolgere successivamente uno stage di aliante a Guidonia e vestire i panni del pilota per un giorno.

Qual è l'approccio dei ragazzi rispetto a un'esperienza così diversa dal solito?

Inizialmente sono un po' ‘impostati', vanno con i piedi di piombo. Poi però conoscendoci meglio, vedendo che l'ambiente è familiare, cordiale, e stando a stretto contatto con noi per due settimane consecutive, si sciolgono.

Spesso i rapporti con i ragazzi restano anche dopo i corsi. Ci sono città dove ritorniamo a distanza di anni e i ragazzi e le ragazze che hanno frequentato i corsi precedenti ci vengono a trovare, ci dicono che hanno dei bellissimi ricordi di queste due settimane.

Foto Aeronautica Militare
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Cosa significa invece per gli istruttori questo confronto con i ragazzi?

Per noi è proprio l'essenza dell'istruttore di volo. È facile insegnare a chi già lo sa fare, con un altro pilota si parla la stessa lingua. Invece parlare con ragazzi e ragazze che non hanno avuto alcuna esperienza, che non sanno all'inizio nemmeno perché e come un aereo stacca le ruote da terra, vederli partecipi, interessati, che quando pilotano sanno quello che stanno facendo, per noi è uno stimolo a fare sempre di più e sempre meglio per poter trasmettere loro l'amore per il mondo dell'aviazione.

Perché, secondo voi, un giovane dovrebbe partecipare a quest’esperienza? Qual è il suo valore aggiunto?

Secondo me, la parte pratica è quella che può suscitare più interesse. Si tratta di un'esperienza che difficilmente, senza partecipare a un Corso di Cultura Aeronautica, si riesce a fare nella vita di tutti i giorni.

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