Pietro Maso torna libero: a 20 anni uccise i genitori per l’eredità
Sta trascorrendo i suoi ultimi giorni in carcere Pietro Maso, l’uomo che oggi ha 41 anni e che a 20 si macchiò di un terribile delitto. Nel 1991 nella provincia di Verona ammazzò, con l’aiuto di tre amici, i suoi genitori Antonio e Rosa per impossessarsi dell’eredità. Finì in carcere due giorni dopo l’omicidio per il quale fu condannato nel 1992 a 30 anni e due mesi. In galera Maso ha scontato quasi 22 anni, presto però sarà un uomo libero. Il prossimo 15 aprile, infatti, lascerà il penitenziario di Opera: i suoi 30 anni e due mesi sono stati ridotti dai tre anni di indulto e 1800 giorni di liberazione anticipata.
Attualmente Maso si trova in semilibertà, un beneficio a cui era stato ammesso il 9 ottobre del 2008 e per il quale c’era stata una richiesta di revoca il 12 aprile del 2011. Poi però il Tribunale di Sorveglianza di Milano aveva rigettato l’istanza della Procura generale. In seguito, nel 2012, Maso aveva chiesto di uscire dal carcere commutando la pena in detenzione domiciliare, richiesta negata dai giudici. Maso, che intanto si è anche sposato, lavora dunque come addetto alle pulizie al Provveditorato generale dell’amministrazione penitenziaria di giorno e la sera torna a dormire in carcere. Una condizione che durerà fino al prossimo 15 aprile quando appunto, dopo quasi 22 anni, lascerà definitivamente il carcere per la fine della pena detentiva.