Pietro Maso e le minacce alle sorelle: “Su di loro devo finire il lavoro di 25 anni”
Pietro Maso è di nuovo nella bufera. Il 44enne di Montecchia di Crosara che nel 1991, quando era appena maggiorenne, uccise per avere l'eredità entrambi i genitori, avrebbe minacciato di morte le sorelle Nadia e Laura. “Con loro deve finire il lavoro iniziato 25 anni fa… " avrebbe detto Maso al telefono mentre parlava con altre persone. L’uomo sarebbe stato intercettato dagli inquirenti che stanno indagando su di lui da gennaio per un tentativo di estorsione ai danni di un (ormai ex) amico, tentativo denunciato proprio da una delle sorelle che aveva ricevuto per sbaglio un messaggio dal fratello Pietro. La sua testimonianza è stata ritenuta talmente credibile che, come riferisce il Corsera, i carabinieri di San Bonifacio (Verona) avrebbero affidato la scorta a Nadia e Laura Maso.
Il rapporto tra Pietro Maso e le sorelle
Sarebbero due le conversazioni intercettate dagli inquirenti nei giorni scorsi. In entrambi i casi, il 44enne stava parlando al cellulare direttamente con le sorelle, ma con altre due persone. Il Corsera evidenzia come Maso abbia travisato le intenzioni delle due sorelle, che lo scorso 8 gennaio hanno presentato una denuncia presentata nei suoi confronti. “L’abbiamo fatto per lui, perché ha bisogno di aiuto. Ma l’ultima intenzione che abbiamo è di danneggiarlo”, spiegarono a più riprese Nadia e Laura attraverso il loro avvocato Agostino Rigoli.Tuttavia Pietro, sembra non averlo capito: “Qualcuno sta cercando di rimettermi in carcere ma galera non mi fa più paura – dichiarò Maso il 28 gennaio al Corriere del Veneto -. Ci sono già passato. La differenza è che stavolta non ho fatto nulla di male”.
La denuncia e le minacce
Le sorelle di Pietro Maso avevano presentato una denuncia dopo che Nadia qualche mese fa ricevette il seguente sms: “Adesso F. (l’ex amico di Maso, ndr) pensaci bene, domani ti chiamo, e se rispondi bene e fai quello che devi fare, o vengo lì e ti stacco quella testa di c… che hai”. Minacce neanche particolarmente velate che hanno indotto le due ragazze a presentare un doppio esposto ai carabinieri per “chiedere urgentemente alle autorità competenti di intervenire” dopo aver visto il fratello “completamente cambiato”, in uno “stato confusionale di onnipotenza”, in preda a “deliri euforici”. La loro iniziativa aveva “le migliori intenzioni”, è parte del testo della denuncia, riportato dal Corsera. Ma Pietro avrebbe travisato del tutto le loro intenzioni. E anzi, per gli inquirenti, ora vuole addirittura “fargliela pagare”.