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Pietro Maso ha minacciato di morte le sorelle: rafforzata la protezione nei loro confronti

I carabinieri hanno intensificato la protezione alle sorelle di Pietro Maso in seguito alle minacce di morte che l’uomo avrebbe rivolto alle due donne. Maso, 44 anni, nel 2013 ha finito di scontare la sua condanna per aver ucciso i genitori.
A cura di Susanna Picone
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Pietro Maso, l’uomo che nel 1991 ha massacrato insieme a tre amici i suoi genitori a Montecchia di Crosara, in provincia di Verona, finisce nuovamente nella bufera. Secondo quanto riporta il Corriere del Veneto, l’uomo avrebbe rivolto gravi e fondate minacce di morte alle sue sorelle, Nadia e Laura. E per questo i carabinieri di San Bonifacio hanno intensificato la protezione alle due donne. La storia di Pietro Maso, oggi 44enne, era tornata alla ribalta delle cronache qualche mese fa, quando l’uomo aveva concesso un’intervista per raccontare della telefonata ricevuta da Papa Francesco dopo una sua lettera spedita al pontefice. Poi, il mese scorso, Maso era stato denunciato in seguito a un esposto presentato proprio dalle sorelle Nadia e Laura dopo aver inviato per sbaglio a una di loro un messaggio minaccioso nel quale chiedeva soldi a un’altra persona che gli aveva prestato denaro. Più recentemente l’uomo avrebbe nuovamente interferito nella vita delle sue sorelle. Lo avrebbe fatto rivolgendo loro, secondo quanto accertato appunto dai militari, gravi e fondate minacce di morte. Per questo i carabinieri, che già da qualche tempo tenevano sotto controllo le due donne, le hanno informate delle minacce intercettate in alcune telefonate del fratello e hanno rafforzato il servizio di protezione nei loro confronti.

Pietro Maso nel 2013 ha finito di scontare la sua condanna per avere, quando era appena maggiorenne, massacrato i genitori Antonio e Rosa a Montecchia di Crosara. Era il febbraio del 1991. Nell’intervista concessa a un settimanale lo scorso gennaio Maso aveva fornito nuove motivazioni riscrivendo in qualche modo la verità emersa nei processi celebrati a suo carico per l’omicidio della coppia. “Adesso che ho scontato la mia pena lo posso dire: io non ho ucciso i genitori per soldi, perché i soldi li avrei avuti lo stesso”, è quanto affermò l’uomo ritornando sulla brutta pagina di cronaca nera scritta insieme ai suoi amici 25 anni fa.

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