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Covid 19

Piero Angela sul Coronavirus: “Il difficile sarà scegliere tra la salute e l’economia”

Intervenuto in collegamento a Che tempo che fa domenica 1 marzo, il divulgatore scientifico ha parlato dell’emergenza Coronavirus ponendo l’accento sui risvolti economici della situazione, e scherzando sui pericoli connessi alla sua età: “La zona a rischio sono 75-80 anni… io vado per i 92! Fino adesso ho resistito abbastanza bene e spero di andare avanti”.
A cura di Valeria Morini
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Piero Angela ha parlato dell'emergenza Coronavirus su Rai2, in collegamento con il programma Che tempo che fa di Fabio Fazio. L'amatissimo divulgatore scientifico è stato chiamato a commentare la grave situazione che vede buona parte dell'Italia in preda al contagio. Il conduttore di Quark ha ammesso di essere rimasto molto toccato di fronte a un collegamento con la zona rossa, in cui il pubblico ha visto un padre portare viveri alla figlia alle porte di Codogno, senza potersi avvicinare a lei. Angela ha posto l'accento sui risvolti economici della difficile situazione e ha poi ironizzato sul fatto che il virus è pericoloso soprattutto per le persone anziane.

Sono scene del passato, dei secoli scorsi. Persone isolate a cui si portava il cibo… Una cosa che non si è mai più vista nei secoli. Si è parlato molto del principio di precauzione, mettere in opera tutte le misure di sicurezza che evitino i contagi è molto difficile da fare, perché una società ha le sue esigenze. Bisogna agire con ragionevolezza. Ci troviamo a scegliere tra la salute e l'economia. Queste misure creano problemi nei commerci, nelle industrie. Dov'è la linea giusta, qual è il confine? È molto difficile. La zona a rischio per l'età sono 75-80 anni… io vado per i 92! Se mi becca il virus…! Fino adesso ho resistito abbastanza bene e spero di andare avanti.

Roberto Burioni chiarisce l'uso della mascherina

Piero Angela ha quindi sottolineato l'alto numero dei presidi che in Italia stanno contenendo il contagio, chiedendosi cosa accadrà nelle altre nazioni: "Oggi l'Italia è il Paese più controllato. Negli altri Paesi questo non è stato fatto, significa che c'è un'incubazione latente e i numeri aumenteranno velocemente anche là?". Il conduttore, con Roberto Burioni presente in studio, ha quindi domandato chiarezza sul funzionamento delle mascherine per un virus che è "un centesimo delle dimensioni di un globulo rosso, considerato che ci sono 4,5 milioni di globuli rossi per millimetro cubo”. Burioni ha fatto chiarezza su entrambe le questioni:

Dobbiamo sperare che i casi diminuiscano. Siamo alla fase decisiva, nella migliore delle ipotesi fermeremo l'epidemia, nella peggiore la diluiremo nel tempo. Il virus si trasmette tramite goccioline che viaggiano per circa un metro. Le mascherine disponibili le bloccano ma devono essere usate dagli operatori sanitari. Chi sta bene non ha bisogno di mettere la mascherina. Chi deve mettere tassativamente la mascherina, anche quella chirurgica, è invece chi sta male.

Piero Angela non teme il Coronavirus

Piero Angela era stato ospite anche a Porta a porta qualche giorno fa, spiegando di non temere affatto l'epidemia nonostante l'età avanzata e di continuare a condurre una vita normale: "Io non ho assolutamente paura, giro tranquillamente per l’Italia, sono stato nel Veneto qualche giorno fa partecipando a un incontro con centinaia di persone, mia figlia è appena tornata da Venezia ed è tranquillissima. Basta rispettare i consigli degli esperti ed evitare le situazioni a rischio ma senza nessuna paura, io sono tranquillo” .

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