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Omicidio di Pierina Paganelli a Rimini

Pierina Paganelli, sospetti su Louis Dassilva già dopo l’incidente del figlio: la confidenza della nuora

Dopo l’incidente di Giuliano Saponi, avvenuto mesi prima dell’omicidio della madre Pierina Paganelli, Manuela Bianchi avrebbe parlato di suoi sospetti su Louis Dassilva con alcune persone. Spesso, nel corso delle indagini, si è parlato di un eventuale collegamento tra i due eventi. Il senegalese è intanto l’unico indagato per il delitto di Rimini.
A cura di Susanna Picone
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Pierina Paganelli, 78 anni, è stata uccisa a coltellate nei garage del condominio in cui viveva in via del Ciclamino a Rimini la sera del 2 ottobre scorso: unico indagato per l’omicidio, in carcere dal 16 luglio scorso, è Louis Dassilva, 34enne senegalese vicino di casa della vittima.

Lui si è sempre dichiarato innocente e a credergli c’è anche Manuela Bianchi, nuora della vittima ma anche amante dell’uomo (per la Procura proprio quella relazione extraconiugale sarebbe stata movente dell’omicidio). Viene fuori però che la stessa Bianchi avrebbe avuto dei sospetti su Dassilva ancor prima dell’omicidio di Pierina Paganelli.

L'incidente di Giuliano Saponi e i sospetti della famiglia di Pierina su Louis Dassilva

In particolare, è emerso che nella famiglia della vittima i sospetti sul vicino di casa erano stati sollevati già dopo l'incidente al figlio della 78enne, Giuliano Saponi. Nel maggio dello scorso anno, mesi dunque prima dell’omicidio, Saponi rimase coinvolto in un grave incidente stradale (quando la madre è stata uccisa lui era ancora in ospedale): fu lasciato agonizzante al margine della strada da un pirata della strada. Si è parlato spesso, nel corso delle indagini sul delitto, di un eventuale collegamento tra i due eventi.

Pierina Paganelli e il figlio Giuliano.
Pierina Paganelli e il figlio Giuliano.

A sospettare di Louis dopo quell’incidente sarebbe stata, appunto, la nuora della vittima Manuela Bianchi, moglie di Giuliano. Questi sospetti sarebbero il contenuto di una confidenza fatta a due amiche dei testimoni di Geova e anche agli stessi familiari del marito e poi raccontati agli investigatori della squadra mobile di Rimini dopo il delitto.

Bianchi avrebbe detto di aver sospettato dell'uomo con il quale aveva appena iniziato una relazione clandestina e con il quale si era lamentata spesso del comportamento del marito Giuliano Saponi. Poi avrebbe ritrattato dicendo di aver parlato con leggerezza, ma dopo l'omicidio della suocera quella confidenza ha avuto un peso maggiore per chi indaga.

Prima visita in carcere per Dassilva dopo l'arresto

Intanto, per il delitto di Rimini Louis Dassilva resta in carcere e aspetta la prima visita della moglie Valeria Bartolucci. Visita che è stata autorizzata dal Gip del Tribunale di Rimini dopo che la donna ne aveva fatto domanda agli uffici competenti.

Valeria Bartolucci – ora indagata per lo stalking nei confronti di Manuela Bianchi – si è sempre detta convinta dell'innocenza del marito. La sera del delitto aveva detto che Dassilva era in casa con lei, ma ci sono dei video che incastrerebbero il senegalese.

Venerdì scorso l’avvocato Riario Fabbri ha presentato istanza al Tribunale del Riesame per insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza. L'udienza per un'eventuale scarcerazione potrebbe comunque slittare a settembre.

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