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Omicidio di Pierina Paganelli a Rimini

Pierina Paganelli, Riesame si riserva decisione su Louis Dassilva. “Familiari sperano resti in carcere”

Il Tribunale del Riesame di Bologna si riserva la decisione sulla carcerazione preventiva di Louis Dassilva, l’unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne trovata morta nel suo stabile di Rimini lo scorso 3 ottobre. Secondo l’avvocata Monica Lunedei, che difende la famiglia di Pierina, Dassilva resterà in carcere. “Quadro indiziario molto grave, i figli di Paganelli hanno paura”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Louis Dassilva
Louis Dassilva
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È terminata poco prima delle 15 l'udienza davanti al Tribunale del Riesame di Bologna per l'omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne morta il 3 ottobre scorso a Rimini. Il Riesame si è riservato la decisione su Louis Dassilva, il 34enne in carcere dal 16 luglio con l'accusa di omicidio. Secondo la Procura, il meccanico avrebbe ucciso l'anziana vicina per tutelare la propria relazione extraconiugale con Manuela Bianchi, nuora di Pierina, e per poter continuare indisturbato anche il matrimonio con Valeria Bartolucci, ex amica di Bianchi.

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Dassilva si è presentato in aula e ha parlato per alcuni minuti con i suoi legali, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi. I giudici sono stati chiamati a decidere se sussistono o meno i motivi per la carcerazione preventiva. Secondo l'avvocata dei figli di Paganelli, la legale Monica Lunedei, sussisterebbero tutti i punti che portano alla custodia cautelare in carcere. "Secondo il gip sussistono tutte e tre le esigenze cautelari, ossia il pericolo di fuga, inquinamento delle prove e reiterazione del reato – ha affermato l'avvocata in un'intervista a Fanpage.it -. Era stata individuata una pericolosità sociale di questo soggetto, potrebbe reiterare il reato se pensasse di essere davanti a un ostacolo per la sua relazione con Manuela.Per questo non erano stati disposti i domiciliari dopo l'arresto di luglio".

Pierina Paganelli
Pierina Paganelli

"L'animosità tra Bianchi e Bartolucci, per esempio – prosegue Lunedei – avrebbe potuto esporre al pericolo perfino Bartolucci, moglie di Dassilva. Per il giudice astrattamente era una delle persone a rischio, ma c'è anche Giuliano Saponi a rischio e vive sullo stesso pianerottolo".

Questa mattina, la Procura di Rimini ha inoltre presentato nuovi elementi da analizzare, tra cui una maglietta da lavoro e un paio di occhiali con lente trasparente. "Il quadro indiziario è molto vasto e molto grave – ribadisce Lunedei -. È rispettabile che la difesa dia la sua versione dei fatti, ma dal fascicolo emerge un quadro indiziario di tutto rispetto. Crediamo che il Riesame non si allontanerà molto da quanto disposto dal gip. I familiari si auspicano che prosegua una custodia in carcere".

Pierina Paganelli e il figlio Giuliano.
Pierina Paganelli e il figlio Giuliano.

Al centro dell'udienza, anche il video nel quale il killer sarebbe stato inquadrato dopo l'omicidio. I due legali, che hanno cercato di smontare quanto ricostruito dall'accusa intorno al filmato, hanno affermato che nessuno dei nuovi elementi portati dalla Procura è una sorpresa. "Nulla di nuovo ed eclatante. Le produzioni presentate in realtà hanno portato una lettura degli atti a noi favorevole. Sono elementi che aggiungono qualcosa alla nostra linea difensiva, ossia che Dassilva non è l'ignoto che appare nel video e di conseguenza non è il killer"

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